La fusione

Nasce un’unica grande BCC che unisce Milano e Bergamo

La nuova Cooperativa di credito avrà 66 sportelli, 27mila soci, 112mila clienti e 590 dipendenti.

Nasce un’unica grande BCC che unisce Milano e Bergamo
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Cosa unisce il luogo simbolo della finanza italiana, ovvero Piazza Affari nel centro di Milano, con Gandellino, piccolo borgo della Val Seriana nel cuore delle Prealpi? La risposta è BCC Milano, la Banca cooperativa fondata in Martesana quasi 70 anni fa con il nome di Cassa Rurale e Artigiana di Carugate, che si appresta a realizzare una storica fusione accorpando BCC Bergamo, Banca che le porta in dote il territorio orobico: dal capoluogo alle Valli soprastanti.
Una fusione che segue quelle già avvenute con Lissone (2006), Inzago (2013), Sesto San Giovanni (2017) e Cernusco sul Naviglio (2018). Una crescita costante quella della BCC carugatese che le ha consegnato la palma di Banca Cooperativa più grande della Lombardia per territorio servito, volumi intermediati, masse amministrate e patrimonio complessivo. Con quest’ultima aggregazione prende forma un istituto di credito con 66 sportelli e una zona di competenza di circa 200 comuni su sette province della Lombardia. La Cooperativa di credito sarà composta da ben 27mila Soci e fornirà i suoi servizi a una comunità di 112mila clienti.

Nasce un’unica grande BCC che unisce Milano e Bergamo

Il nuovo soggetto, che manterrà il nome di BCC Milano e la sede generale a Carugate, farà affidamento su una importante solidità patrimoniale garantita dal valore dei Fondi Propri che raggiungeranno i 374 milioni di euro. Nel corso degli incontri promossi sul territorio dal Consiglio di Amministrazione nel mese di aprile per presentare ai soci il progetto di fusione, il presidente Giuseppe Maino ha confermato che l’aggregazione con la Banca bergamasca è in linea con quelle precedenti per presupposti e obiettivi.
Entrambe le Banche appartengono al Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, quarto gruppo bancario nazionale, del quale Maino è peraltro presidente:

"L’operazione si realizzerà in piena continuità di identità, valori e governance - ha spiegato Maino - Si tratta di un’importante opportunità per entrambe le Banche. BCC Milano amplierà la sua area di operatività comprendendo una provincia che presenta un eccellente tessuto produttivo e imprenditoriale e un’economia territoriale caratterizzata anche da un settore ricco di opportunità come quello turistico-ricettivo della montagna. La Città di Bergamo, inoltre, è al centro di significativi progetti di sviluppo legati anche al Pnrr e noi desideriamo contribuire, come Banca del territorio, alla ripresa economica e sociale di una comunità laboriosa e resiliente, che ha pagato un conto ingiustamente alto alla pandemia".

Il territorio delle due BCC è in perfetta continuità, non vi sono sovrapposizioni e quindi nemmeno filiali doppie nello stesso comune e non sono previste né chiusure, né esuberi di personale. La nuova Banca potrà contare su circa 600 collaboratori a presidio della vasta area di operatività:

"La prima sfida che dovremo affrontare - commenta il direttore generale di BCC Milano Giorgio Beretta - sarà quella di armonizzare le strutture che si fondono, garantendo continuità ai nostri processi organizzativi. Siamo certi che arriveremo presto a un buon livello di coesione grazie anche all’impegno di tutti i colleghi che in questi anni hanno dimostrato di saper affrontare le aggregazioni con un grande spirito di responsabilità, collaborazione e servizio. Il forte senso di appartenenza è una caratteristica vincente per una Banca cooperativa".

Giuseppe Maino, presidente BCC Milano e del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea

La svolta avverrà oggi con l’Assemblea dei soci a Carugate

La data della svolta per BCC Milano è quella di oggi, lunedì 9 maggio. In questa giornata si svolge l’Assemblea dei soci che approverà la fusione con BCC Bergamo, dando vita a una grande Banca Cooperativa a cavallo tra le province di Milano, Monza Brianza e Bergamo, un asse produttivo e imprenditoriale strategico per l’intero Paese, idealmente rappresentato dal nastro di asfalto dell’autostrada A4 che tocca questi territori.
Al di là dei simboli e dell’importante espansione territoriale, la Banca non cambierà pelle, poiché la governance vedrà garantita la continuità con il recente passato con il significativo inserimento di una rappresentanza del territorio bergamasco. L’Assemblea dei soci è infatti chiamata anche a rinnovare le cariche sociali e, nel nuovo Consiglio di Amministrazione, entreranno due componenti provenienti dal Consiglio di Amministrazione della ex BCC Bergamo: si tratta dell’ex presidente Duillio Baggi e di Francesco Percassi. Entrambi sono imprenditori molto noti in provincia di Bergamo e con una significativa esperienza nel board di una Banca cooperativa. Come avvenuto anche nelle precedenti fusioni, BCC Milano garantisce quindi la rappresentanza della banca incorporata, una strategia che ha sempre dato buoni frutti poiché consente di accelerare l’importante lavoro di amalgama delle rispettive compagini sociali (Bergamo porta con sé 7mila nuovi soci) e di reciproco scambio tra le comunità locali.
L’Assemblea dei soci, che approverà anche il Bilancio d’esercizio 2021 chiuso con un significativo utile di 13,5 milioni di euro, si svolgerà con il metodo del “rappresentante designato” come già avvenuto nei due anni trascorsi, ovvero per il tramite di un professionista che rappresenterà i soci per delega. Non è stato possibile, infatti, prevedere un evento in presenza che avrebbe richiesto la concentrazione di centinaia di persone nello stesso luogo a causa della situazione pandemica ancora incerta.

L'assemblea di BCC Bergamo

Da Bergamo via libera alla fusione

Via libera alla fusione con BCC Milano da parte degli oltre 7.400 soci di BCC Bergamo che sono stati chiamati a esprimersi in merito al progetto di aggregazione durante l’Assemblea del 5 maggio in cui è stato anche approvato il bilancio dell’Istituto. A presiedere l’Assemblea della Banca, il presidente Duillio Baggi, affiancato dal vicepresidente Costantino Bonaldi. “Assente giustificato” Domenico Borella che, dopo aver diretto in questi anni BCC Bergamo, ha da poco assunto un incarico nella Capogruppo Iccrea. L’approvazione dei soci, preceduta nei mesi scorsi da un fitto calendario di incontri per presentare il piano di aggregazione, è avvenuta quasi all’unanimità (92%).
Il bilancio di BCC Bergamo, approvato durante l’Assemblea dal 95% dei Soci, ha raggiunto risultati positivi anche per il 2021 nonostante un quadro economico ancora influenzato dalla crisi sanitaria. Va segnalata in particolare la crescita di tutti gli aggregati patrimoniali, con la raccolta diretta +7,1%, l’indiretta +8,4% e gli impieghi netti +2,1%, per un montante di complessivi 1,5 miliardi, in crescita del 5,6% rispetto al 2020. Positivo anche il margine di intermediazione cresciuto del 5,8% e in calo i costi operativi (-3,6%). La politica di accantonamenti prudenziali negli ultimi cinque anni ha inoltre consentito di portare la copertura del credito deteriorato complessivo al 66,36%, in linea con i migliori ratios di settore.
Il progetto di fusione per incorporazione porterà BCC Milano ad ampliare il territorio di competenza permettendo la nascita di un operatore di rilievo per la provincia di Bergamo.

"La valenza di tale aggregazione - ha sottolineato il presidente di BCC Bergamo, Duillio Baggi - risiede nella volontà delle parti di offrire a Bergamo, alla sua provincia e alle sue valli, una grande BCC. Diventare una grande banca, per lo spirito che anima da sempre il Credito Cooperativo, non significa smettere di essere banca di comunità perché sono gli uomini, i loro valori, la loro professionalità e la loro sensibilità alle esigenze del territorio di riferimento che fanno la differenza".

La sede di BCC Bergamo

La lunga storia delle Casse rurali e artigiane bergamasche

BCC Bergamo e Valli nasce il 1° luglio 2015 dall’aggregazione di due realtà cooperative che si sono sviluppate nel corso di un secolo nella provincia a nord di Bergamo, nei paesi collinari e montani a ridosso delle Prealpi Orobiche: quella della BCC Valle Seriana e quella della BCC Sorisole e Lepreno.
BCC Valle Seriana nasce nel 1994 dalla fusione della Cassa Rurale ed Artigiana Valle Seriana di Gandellino e Villa D’Ogna (costituita a sua volta nel 1968 per fusione delle Casse Rurali di Gandellino e di Villa d’Ogna) e della Cassa Rurale ed Artigiana di Pradalunga. Le piccole Casse originarie hanno una storia che affonda le sue radici tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento quando a Villa d’Ogna nel 1894, a Gandellino e Pradalunga nel 1906, vengono costituite le rispettive Banche cooperative, con lo scopo di migliorare le condizioni di vita dei Soci consorziati.
BCC Sorisole e Lepreno nasce nel 2001 dall’incontro di due storiche Casse: la Cassa Rurale di Sorisole costituita nel 1899 e la Cassa Rurale di Lepreno fondata, nella piccola frazione di Serina, nel 1905. Entrambe le Banche hanno avuto uno sviluppo simile restando a lungo realtà mono sportello per poi crescere rapidamente a partire dai primi anni Novanta quando si fondono all’inizio del nuovo millennio costituendo una Banca dalle dimensioni più congrue ad affrontare le esigenze di un mercato in costante crescita.
Nel 2015 si realizza il progetto di una Banca unica che rappresenta oggi le esigenze di tutte le comunità che vivono nei territori a nord di Bergamo. Un’area che si sviluppa idealmente lungo il corso del Fiume Serio: dalla zona industrializzata compresa tra Alzano Lombardo e Gazzaniga, ai più turistici territori di montagna dell’alta Val Seriana e dell’Alta Val Brembana. BCC Bergamo è una realtà bancaria moderna che porterà in BCC Milano solide tradizioni e una profonda conoscenza delle peculiarità dei propri territori.

Gli uffici della BCC Bergamo a Pradalonga
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