Mercatone Uno, l’obiettivo è la riapertura dei punti vendita
L'assessore regionale al Lavoro Melania Rizzoli: "Sollievo per la cassa integrazione, ma non abbasseremo la guardia".
Mercatone Uno, l’obiettivo è la riapertura dei punti vendita. Lo ha detto con fermezza l’assessore regionale al Lavoro, Melania Rizzoli.
Mercatone Uno, l’obiettivo è la riapertura dei punti vendita
Via libera alla cassa integrazione straordinaria per 1.824 lavoratori. Lo annuncia il ministero del Lavoro in una nota che l’assessore regionale a Istruzione, Formazione e Lavoro, Melania Rizzoli, commenta così: “Soddisfazione non è la parola adatta, ma sollievo e speranza sì”.
L’assessore Rizzoli: “Non abbasseremo la guardia”
L’assessore, intervenuta oggi, giovedì 27 giugno, all’indomani dell’autorizzazione alla cassa integrazione per i lavoratori di Mercatone Uno, di cui 52 a Cesano Maderno, promette di non abbassare la guardia, ma accoglie con positività il decreto direttoriale emanato ieri dalla direzione generale degli ammortizzatori sociali e della formazione del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali: “La misura – dice – è stata firmata in tempi brevi, solo cinque giorni lavorativi, mentre in media occorrono tre mesi: un primo risultato frutto delle preoccupazioni che abbiamo espresso sui rischi reali e immediati per i lavoratori e dell’attenzione che ho quotidianamente sollecitato sulla situazione di Mercatone Uno al ministero del Lavoro e al ministero dello Sviluppo economico”, ha continuato.
Obiettivo: la riapertura dei punti vendita
L’assessore Rizzoli avverte: “Ora non bisogna abbassare la guardia, perché la cassa integrazione non è che una soluzione tampone: continueremo a monitorare la situazione e a mettere a disposizione tutti gli strumenti di Regione Lombardia, politiche attive incluse. Il nostro obiettivo rimane lo stesso: trovare un imprenditore serio e motivato che rilevi le attività, per arrivare entro la fine dell’anno alla riapertura dei sette punti vendita lombardi e quindi al
ripristino della piena occupazione per i 331 lavoratori lombardi coinvolti in questa crisi”.