lettera aperta

L'appello: "L'area ex Nokia torni un sito di innovazione tecnologica"

La richiesta al sindaco Elisa Balconi dell'ex direttore di Airone Salvatore Giannella e di Marino Contardo, storico esponente del centrosinistra.

L'appello: "L'area ex Nokia torni un sito di innovazione tecnologica"
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L'area ex Nokia di Cassina de' Pecchi deve tornare un luogo di innovazione. A sostenerlo sin una lettera aperta, sono il giornalista, già direttore di Airone, Salvatore Giannella e Marino Contardo, storico esponente del centrosinistra civico in paese (è stato tra i fondatori di Progetto Cassina).

"Ultimo atto"

"L’area ex-Nokia si avvia a diventare l’ennesimo polo commerciale dove si vende e si compra di tutto ma non si produce niente - si legge nella missiva indirizzata alla sindaca Elisa Balconi - E ciò a dispetto della più volte evocata funzione produttiva che almeno in parte doveva essere salvaguardata. Era solo un espediente propagandistico per dar corso alla più grande operazione di trasformazione urbana del nostro paese dagli anni ’70? Per non parlare degli aspetti innovativi e di bonifica/green di cui non compare traccia. E della conservazione della memoria storica del sito, simbolo della deindustrializzazione italiana, che speriamo si sviluppi presto nel promesso Parco della memoria".

L'appello alla società civile

"Ma, per quanto la situazione sia ormai compromessa, almeno dal punto di vista di innovazione, bonifica green e salute pubblica, non a caso le tre linee chiave dei fondi europei, c’è una possibilità che riguarda l’ultimo pezzetto di area residua: che l’Amministrazione orienti, con i mezzi che ha a disposizione, la proprietà a realizzare un intervento che favorisca la collocazione di aziende innovative, start-up, artigiani e professionisti del digitale, della didattica e della formazione - prosegue la lettera - Siamo ancora in tempo per recuperare anche se solo in parte lo spirito iniziale che aveva motivato l’intervento.  Ci rivolgiamo agli amministratori, ai partiti, alle liste civiche, alle associazioni, ai sindacati, alle categorie imprenditoriali e professionali, che arricchiscono con la loro presenza e attività il nostro territorio, e ovviamente ai cittadini tutti: siamo ancora in tempo per fare la cosa giusta".

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