Il veto del Governo Meloni sull'acquisizione dell'ex Microtecnica: "L'azienda di Brugherio non si vende"
Bloccato con il golden power il progetto di acquisizione della realtà locale da parte di Safran
Non è esclusa la contestazione contro la decisione del Governo Meloni da parte di Safran.
Il veto del Governo Meloni sull'acquisizione dell'ex Microtecnica
E' arrivato il golden power del Governo. L'altolà dell'esecutivo presieduto da Giorgia Meloni, con un Dpcm del 16 novembre scorso, per bloccare l'acquisizione da parte di Safran, multinazionale dell'aviazione e della difesa controllata dal governo di Parigi, delle attività di controlli dei voli di Collins Aerospace, di proprietà del colosso americano Raytheon.
Come riporta Borsa Italiana, un accordo in contanti da 1,8 miliardi di dollari che Safran aveva già dichiarato di voler perfezionare nel luglio scorso e che riguarderebbe 3.700 persone distribuite su otto siti: oltre all'Italia, anche Francia, Regno Unito e Asia.
Ma ecco che è arrivato il veto del Governo italiano tramite il golden power, ovvero i poteri speciali che si possono attivare quando si tratta della vendita di asset strategici. L'ex Microtecnica, ricompresa nel mirino di Safran, è oggi presente in tre siti in Italia, uno dei quali ha sede a Brugherio e vanta tra i suoi clienti anche il Pentagono. Gli altri due si trovano nel torinese (Torino e Luserna). Una decisione, quella del Governo italiano, che avrebbe irritato non poco i "cugini" francesi.