Grandine nel Milanese: in Martesana flagellati ortaggi e fragole
Coltivazioni flaggellate tra Melegnano e Melzo, passando per Mediglia e Paullo.
Grandine nel Milanese: flaggellati ortaggi e fragole tra Melegnano e Melzo, passando per Mediglia e Paullo.
Grandine nel Milanese
Colpiti ortaggi, fragole, foraggi e cereali. Sale la conta dei danni dell’ultima grandinata che dopo aver colpito il Pavese si è abbattuta anche sulla fascia sudest milanese, tra Melegnano e Melzo, passando per Mediglia e Paullo. E’ quanto emerge da una rilevazione della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza sulla base delle segnalazioni che stanno arrivando in queste ore dalle aziende agricole finite sotto la tempesta di ghiaccio, che è durata una decina di minuti e ha lasciato su campi e strade un manto bianco spesso alcuni centimetri.
Parla un agricoltore di Cassano
“Purtroppo la grandine ci ha preso in pieno – racconta Giorgio Scotti, orticoltore di Mediglia - In questi giorni nell’area colpita stavamo coltivando soprattutto erbette, insalata e spinaci: tutto quello che c’era in pieno campo è stato rovinato. Parliamo di almeno una decina di ettari, adesso verificheremo bene, ma il danno è grande”. “La grandinata ha macinato tutti i piselli, ma ha creato problemi anche alle altre colture in campo – spiega Davide Baioni, agricoltore di Cassano d’Adda -. I chicchi hanno centrato due ettari su cui stavano crescendo anche erbette, spinaci e aglio: hanno buttato giù tutto”.
Altra testimonianza da Cassina de' Pecchi
Non è andata meglio alla frutta in pieno campo:
“Sono circa cinque gli ettari colpiti dalla grandine – dice Guglielmo Stagno D’Alcontres, coltivatore di Cassina de’ Pecchi -. Si tratta soprattutto di fragole: le piantine sono state spezzate. I fiori, per fortuna, erano ancora pochi, perché quelli che c’erano sono stati spazzati via”.
Nelle aziende coinvolte dalla violenta precipitazione la conta dei danni è ancora in corso – spiega la Coldiretti - ma per quanto riguarda i cereali il danno dovrebbe riguardare il 5-10 per cento delle coltivazioni sui campi colpiti.
E ancora dalle sponde dell'Adda
“Semine in ritardo e piantine ancora basse hanno evitato danni peggiori. Ma ad esempio, il primo taglio di erba è stato compromesso per almeno il 40 per cento – spiega Alessandro Rota, imprenditore agricolo di Cassano d’Adda e presidente della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza -. Prati e loietto sono stati presi in pieno. Per quanto riguarda i cereali, si tratta soprattutto di danni da stress: se la stagione migliora, le piante potranno riprendersi”.
Il clima pazzo di questo 2018 sta creando molti problemi in tutto il Milanese: dopo i ritardi della semina dovuti alle piogge insistenti, che hanno allungato la coda dell’inverno, il timore degli agricoltori è proprio per le grandinate che potrebbero compromettere ulteriormente le produzioni.