Cultura

Una guida per scoprire le meraviglie di Cassano da cento punti di vista

Si chiama "Cassano dieci x dieci", il nuovo volumetto turistico, suddiviso in altrettante aree tematiche per conoscere luoghi, personaggi, aneddoti e anche i suoi alberi.

Una guida per scoprire le meraviglie di Cassano da cento punti di vista
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E' stata una volontà precisa del sindaco uscente Roberto Maviglia donare prima della fine del mandato ai suoi cittadini una nuova guida turistica, intitolata "Cassano dieci x dieci".

Una guida turistica per Cassano d'Adda

Forse non tutti sanno che Napoleone Bonaparte la definì la città più inespugnabile d'Europa, perché essendo circondata da corsi d'acqua, sarebbe bastato far esondare canale e fiume e impedirne quindi l'accesso alle truppe nemiche. Ma d'ora in avanti questo e altri aneddoti saranno noi ai più, perché sono stati inseriti in "Cassano dieci x dieci", la nuova guida turistica pubblicata in questi giorni dall'Amministrazione comunale, su precisa volontà del primo cittadino, Roberto Maviglia, prima di concludere definitivamente il suo duplice mandato elettorale. Si tratta di un testo di quasi duecento pagine, arricchito da suggestive fotografie scattate da decine di appassionati, membri del locale circolo fotografico Gino Ascani e non, redatto nel corso degli anni dal curatore Marco Galbusera, giornalista pubblicista e per venticinque anni dirigente comunale (è in aspettativa non retribuita e da lunedì 1 febbraio ha lasciato l'incarico per lavorare presso il Municipio di Vidigulfo in Provincia di Lodi).

Dieci suggestivi capitoli

La guida,  suddivisa per dieci argomenti, mostra non soltanto i monumenti e i luoghi ben visibili della città, ma anche le vicende dei personaggi storici che vissero (compresi gli sportivi Valentino Mazzola e Giacinto Facchetti) o che passarono sopra i suoi ponti, nonché le manifestazioni, religiose e laiche, gli antichi mestieri e ce ne è persino uno che racconta le storie  insite dietro a dieci specie arboree tipiche di Cassano, dal tiglio importato dagli austriaci alla quercia, pianta autoctona primordiale della Pianura padana, dal cui nome celtico, secondo alcuni studi, deriverebbe anche quello di Cassano. Dalle letture emergono quindi  le vicende di palazzi ai più dimenticati, come la vecchia Casa di cura per la sciatica. Edificio rinomato fin dall'antichità, quando un missionario proveniente dall'Oriente portò in città una misteriosa cura, che poi è andata perduta durante la metà del secolo scorso, quando la struttura di cura ha chiuso definitivamente i battenti. Dalle interviste emerge che gli anziani si ricordano ancora i suoi stravaganti pazienti, provenienti persino dal Nord Africa. Il più illustre fu di sicuro San Giovanni Bosco, che alla fine del suo soggiorno terapeutico scrisse pure una lettera di encomio per l'operato dei medici e del personale della clinica di cura cittadina.

E' disponibile gratuitamente presso lo Spazio città

Il volume "Cassano dieci x dieci" è disponibile da lunedì 8 febbraio presso i locali dello Spazio città fino a esaurimento scorte (e successivamente ristampata per quelli che la richiedono), ma è anche sfogliabile e scaricabile online collegandosi qui.

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