Segrate 2020. Fotografie di Nanni Fontana per i 150 anni della Città
Dal 9 luglio al 31 agosto al Centro Verdi di via XXV Aprile.
Dal 9 luglio al 31 agosto il Centro culturale Verdi di via XXV Aprile ospita “Segrate 2020. Fotografie di Nanni Fontana. Una mostra per i 150 anni di Segrate”.
Segrate festeggia i 150 anni e li ricorda in foto
"Dopo le mostre che in questi ultimi cinque anni abbiamo dedicato a vari aspetti di Segrate, pensiamo ad esempio al progetto fotografico Gente di Segrate di Sharon Sala, rivolto agli abitanti della città, o alle ironiche illustrazioni dei quartieri di Segrate invasi dagli alieni del progetto Invading Segrate di Franco Brambilla, per completare i festeggiamenti per il “compleanno” della nostra città (150 anni lo scorso 1 gennaio 2020) - spiega il sindaco Paolo Micheli, abbiamo voluto proporre un lavoro fotografico che documentasse il nostro territorio con un occhio diverso. Uno sguardo fuori dal comune è quello di Nanni Fontana, stimato fotografo che vive a Milano e ha realizzato reportage di varia natura in giro per il mondo, alcuni dei quali ci avevano colpito per pulizia formale e solidità di impianto e per la capacità di leggere alcuni contesti urbani.
In questi anni da sindaco - prosegue Paolo Micheli - ho visto e postato belle foto, molte regalatemi da tanti cittadini, relative al nostro territorio ricco e complesso, albe e tramonti, temporali e attimi di vita, sorrisi e sguardi, ma per leggere Segrate senza enfasi abbiamo voluto rivolgerci al punto di vista esterno di un fotografo professionalmente educato a “vedere”.
"Fontana - aggiunge Gianluca Poldi, assessore alla Cultura e Ricerca, vive a Milano e il suo sguardo rispetto a Segrate era pressochè vergine. Due anni fa gli abbiamo commissionato questo lavoro e ha iniziato a percorrere Segrate quartiere per quartiere, in diversi momenti, dialogando con noi e scattando centinaia di foto da cui è stata estratta questa selezione, che cerca di essere rappresentativa di tutti i quartieri e di numerosi aspetti della città, dal suo rapporto con il verde – tema per noi centrale – alla tipologia dei quartieri e dei luoghi del vivere civile".
Fontana - sottolinea l'assessore Poldi - ha fotografato soprattutto luoghi e spazi, anche non di primario rilievo estetico. Il pregio della mostra non è solo nella sintesi delle immagini ma nel loro accostamento, nei rimandi interni. Segrate 2020 appare una città complessa nella sua rapida crescita, tra una cascina recuperata e l’enorme scalo ferroviario. Tra l’alternanza di nuclei edificati frammisti da residue porzioni agricole. Una città densa di infrastrutture, sede di un importante aeroporto, di numerose imprese leader nei rispettivi campi, ma anche una città viva di servizi, come scorgiamo nelle foto degli spazi di vita, di gioco e riposo che assumono una connotazione simbolica.
Segrate 2020 vive – come del resto la più parte delle piccole città del mondo – dentro l’eterna lotta tra ambiente e cemento. Tra contraddizioni, presenti già in nuce venti anni fa e più, e la mitigazione di alcune di esse si a favore di una migliore integrazione tra luoghi e funzioni nel tessuto urbano, ma in cui molto è ancora da fare, per preservare e migliorare, per mantenere quella vocazione residenziale e insieme vitale che ha portato la città ad avere alcuni dei più bei quartieri dell’hinterland milanese, e non solo".
"Questa prima mostra dopo l’epidemia che ha funestato gran parte del mondo così come la nostra comunità segratese assume una ulteriore forza - chiosa Micheli - Presenta un territorio che torna a vivere e che auspica una sempre migliore interazione tra spazi abitati, di lavoro e di svago, insieme a una sempre più alta qualità estetica degli edifici: in una parola una qualità della vita migliore"
Il progetto di allestimento è stato realizzato dall’architetto Cesare Ventura.
Ingresso libero
Orari di apertura:
Fino al 3 agosto - Lun. Mar. Gio. Ven. 9 - 18.45 / Mer. 14.30 - 18.45 / Sab. 8.30 -18.15
Dopo il 4 agosto - Verranno fornite indicazioni sul sito
Chi è Nanni Fontana
Nato a Milano nel 1975, dopo la laurea in Economia dei Mercati finanziari Internazionali all’Università Bocconi, si dedica al fotogiornalismo. Autodidatta, dal 2003 al 2008 lavora per alcune agenzie fotografiche. Indipendente dal 2009, concentra il suo lavoro su approfondimenti di tematiche sociali e sanitarie. Nel 2008, gli viene commissionato "La Moskitia. Gracias a Dios", libro sulle povere condizioni igieniche in cui vive la minoranza indigena dei Miskito nella selva honduregna.
Nel 2011 pubblica “Medpeople”, libro sulle prospettive dei giovani che abitano le sponde del Mar Mediterraneo.
Tra il 2011 e il 2015 si dedica ad “Out of Sight”, progetto di fotogiornalismo e prevenzione sull’epidemia di HIV/AIDS a trent’anni dal suo inizio.
Nel 2015 fonda con Marzio G. Mian, Nicola Scevola e Massimo Di Nonno il River Journal Project, collettivo multimediale editoriale che racconta l’attualità esplorando i grandi fiumi del mondo.
Dal 2017 ha prodotto “In Transito. Un porto a San Vittore”, lungo reportage sul reparto di trattamento avanzato delle dipendenze La Nave all’interno del carcere milanese, esposto nel 2019 alla Triennale di Milano.
Negli anni ha presentato ed esposto i suoi progetti in ambito nazionale e internazionale.
TORNA ALLA HOME PER LE ALTRE NOTIZIE