INCONTRI

Ospite per la rassegna "Melzo Incontra", l'esperto pedagogista Franco Nembrini

Serie di convegni organizzati dagli oratori di Melzo per riflettere sulla libertà

Ospite per la rassegna "Melzo Incontra", l'esperto pedagogista Franco Nembrini
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Una serata per approfondire i temi della libertà e dell'educazione, inserita all'interno degli appuntamenti della rassegna "Melzo Incontra".

Dietro al tavolo dei relatori il professore Franco Nembrini

Nel salone Banfi dell'oratorio Sant'Alessandro, ieri martedì 12 settembre, si è svolto un convegno inserito nel programma della manifestazione "Melzo Incontra". Giunto alla seconda edizione, l'evento ha posto al centro del dibattito il concetto di libertà. Per l'occasione è stato invitato l'esperto pedagosigta, saggista e docente Franco Nembrini, il quale ha esaminato il concetto di educare partendo dalla letteratura:

Dante nel Purgatorio in un dialogo con Marco Lombardi, si domanda il perchè ci sia tanta sofferenza sulla Terra e scrive un verso celebre "liberi soggiacete”, termini in antitesi apparentemente ma che indicano come per Dante ogni essere umano è dentro un ordine delle cose universale. Al giorno d’oggi siamo imbevuti di una mentalità per cui pensiamo che la libertà inizi dove finisca l’obbedienza. È una menzogna, libertà e obbedienza sono due facce della stessa medaglia.

Il docente ha poi raccontato la sua esperienza dietro la cattedra:

Ricordo che a 21 anni fui chiamato dall’arcivescovo di Bergamo a insegnare religione, dovevo trovare un modo per occupare quelle 18 ore di lezione a settimana e trasmettere un messaggio a quei ragazzi assatanati - ha continuato scherzando - Ho trovato l’edizione di Pinocchio commentata da Francesco Biffi e mi si è aperto un mondo. Erano 36 capitoli, considerando le 32 settimane di scuola, restavano altri 4 capitoli da assegnare ai rimandati. Il viaggio di Pinocchio può essere paragonato a quello di Dante nel Purgatorio. Pur essendo ateo, Collodi in modo forse inconsapevole traccia nella sua fiaba la storia dell'essere umano: anche quando Pinocchio, nell'edizione originale muore impiccato, poi per volere dell'editore Martini viene fatto risorgere, salvato dalla Fata turchina. Pinocchio in sostanza è sempre davanti a un bivio: accettare l’istinto o tornare dal padre, il protagonista non sbaglia a desiderare il paese dei Balocchi, ma è ingenuo e cade nel peccato. Il segreto dell’educazione è essere testimone di una grandezza, di una pace, vissuta dai genitori, dalla famiglia, dalla scuola, dalla Chiesa e da chi ricopre il ruolo di educatore perché il problema siamo noi e come ci poniamo, non i figli. Come Geppetto si aggrappò alla finestra, pur di salvare Pinocchio, l’adulto deve trovare la strada e la chiave giusta per entrare nel cuore dei figli: la legge che regola il mondo è l’amore.

In chiusura è salito sul palco anche don Davide Mobiglia che ha ringraziato il professore per l'intervento.

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