Nuove rivelazioni della Pro Loco di Trezzo sull'Adda sul Castello della paura

Il lugubre maniero visconteo continua a esercitare una grande suggestione. Così come il suo fondatore Bernabò Visconti e secondo recenti studi dei volontari trezzesi forse non è nemmeno quel mostro che tutti descrivono.

Nuove rivelazioni della Pro Loco di Trezzo sull'Adda sul Castello della paura
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Nuove rivelazioni della Pro Loco sul Castello della paura, il Maniero visconteo di Trezzo sull'Adda e sul suo fondatore Bernabò Visconti.

Il Castello della paura tra storia e leggende legate anche al suo signore

Per secoli ha difeso il confine del Ducato di Milano ospitando guarnigioni atte a contenere l'espansione della Repubblica di Venezia, ed è stato teatro di scontri e di grandi battaglie. Adesso è un rudere, una location spettrale che tende inevitabilmente ad amplificare leggende e dicerie che il popolino di allora amava raccontare per spaventare i bambini legate alle vicende dei loro signori, tanto che alcune si sono tramandate fino ai nostri giorni. Su tutti le principali riguardano Bernabò Visconti, l'uomo che volle erigere il Castello visconteo di Trezzo e in quella stessa magione trovò la sua fine, dapprima imprigionato e poi avvelenato per volere del nipote Gian Galeazzo Visconti. Qualcuno sostiene che il suo fantasma continui a dimorare tra i ruderi della vecchia magione e che non sia nemmeno il solo. Di fatti, mensilmente, esperti del paranormale organizzano eventi pubblici o privati atti a scovare tracce di queste misteriose credenze, affiancati dai volontari della Pro Loco i veri custodi delle leggende del Castello e, al tempo stesso, i primi a mettere in dubbio la loro veridicità attraverso analisi e studi approfonditi degli antichi documenti siti negli archivi di Stato.

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