L'arte a scuola

L'Istituto comprensivo Manzoni festeggia la fine dell'anno scolastico con un murale dedicato a Kandinskij

Il progetto ha coinvolto gli studenti delle scuole elementari dell'Istituto. A Trecella, però, due artisti hanno anche ridecorato l'atrio dell'edificio. L'obiettivo? Restituire agli studenti la meraviglia persa in due anni di pandemia

L'Istituto comprensivo Manzoni festeggia la fine dell'anno scolastico con un murale dedicato a Kandinskij
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Quello che si è appena concluso è stato un anno importante per tutte le scuole. Per la prima volta dallo scoppio della pandemia, infatti, gli studenti hanno potuto tornare in classe ricorrendo alla dad solo quando necessario.

A Pozzuolo, Trecella, Truccazzano e Albignano l'Istituto comprensivo Alessandro Manzoni ha quindi voluto festeggiare questo traguardo con un'iniziativa dedicata all'arte e al piacere di meravigliarsi.

Un murale dedicato a Kandinskij

Oggi, mercoledì 8 giugno 2022, alla presenza del dirigente scolastico Emanuela Rita Rutigliano , della vicepreside Beatrice Mafrici, la scuola primaria Ada Negri ha inaugurato una serie di opere ispirate a Vasilij Vasil'evič Kandinskij che d'ora in avanti abbelliranno l'atrio e i corridoi dell'istituto.

Le opere sono state realizzate da due artisti, Roberta Fotia e Mario Cerrone, che hanno anche supervisionato anche l'intero progetto. L'Istituto, infatti, non si è limitato ad abbellire l'edificio di via Strada del Merlo, ma ha coinvolto anche gli studenti degli altri plessi (incluso quelli di Truccazzano e Albignano. Tutti hanno realizzato delle tele ispirate al lavoro di Kandinskij. La scelta dell'artista non è stata casuale, come ha spiegato la professoressa Rutigliano.

E' stata un'avventura particolare, vissuta insieme ai bambini e alle maestre. Tutto è nato da un'idea avuta insieme alla mia collaboratrice Mafrici. Ragionavamo su come abbellire l'edificio, anche per restituire ai bambini l'entusiasmo e la voglia di tornare a scuola dopo due anni di didattica a distanza. Kanndhjinskij ci è sembrato l'artista più calzante nel manipolare le forme e i colori in un'ottica pedagogica. Sono orgogliosa di quanto realizzato.

La vicepreside Mafrici ha spiegato il significato di questa iniziativa. Come sempre alla base c'è il desiderio di ripartire, riallacciando tutti quei rapporti che la pandemia aveva allentato.

Oggi tutto l'istituto, insegnanti, dirigenza e personale non docente, indossa un filo rosso intorno al polso - ha detto - A legarci insieme è questo percorso di riappropriazione degli spazi che ci erano stati tolti durante la pandemia e dei rapporti e delle relazioni che hanno subito un duro colpo. Il progetto nasce dalla voglia di trasmettere la meraviglia, attraverso la quale i bambini riescono a vedere l'altro. Questo vuole essere l'inizio per ripartire tutti insieme. Amministrazione e associazioni incluse.

All'iniziativa hanno partecipato anche il sindaco Silvio Lusetti e l'assessore alla Cultura Emanuela Morra. Il primo cittadino ha raccontato di come il Comune abbia subito accolto con entusiasmo la proposta di ridecorare l'atrio della scuola elementare tanto che, ha ammesso, forse il murale dedicato alle staffette partigiane è stato ispirato dal progetto dell'Istituto comprensivo Manzoni. Il primo cittadino è anche stato coinvolto nella realizzazione di un dipinto dal vivo. Insieme all'assessore Morra, infatti, ha contribuito realizzando cerchi colorati su una delle due tele messe a disposizione dalla scuola.

Oltre al murale, le tele delle opere realizzate dagli studenti e le fotografie dei ragazzi alle prese con la pittura hanno abbellito aule e corridoi: il racconto di un anno di passaggio, dopo il quale si spera che i bambini possano riprendere a guardare al futuro con speranza.

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