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Il museo Maio di Cassina de' Pecchi fornace di arte
Non si ferma l'attività al Maio di via Trieste a Cassina de' Pecchi. Una serie di esposizioni in questi giorni promuoverà la programmazione culturale di un sito che di per sé è già unico.
Mostre di pittura
"I ritratti non dal vero" è un'esposizione di oltre quaranta oli su tela di personaggi nel mondo dell'arte e della cultura dal '900 ad oggi. realizzati dell'artista Salvatore (Enzo) Di Garbo. E' visitabile tutti i giorni dalle 15 alle 18 fino a sabato 27 gennaio.
Cinzia Bracco
Chiusa la sua si aprirà "Aperture" di Cinzia Bracco che resterà allestita dal 3 al 21 febbraio 2024.
Questa la descrizione della stessa autrice:
Tutto ciò che ci permette di vedere e di sognare.
Pertugi, crepe, passaggi di luce visioni estese.
Cio’ che ci manca nel nostro Mondo sempre più compresso.
La poesia si sviluppa così osservando ed immaginando un orizzonte che non ha fine, un bosco magico, un particolare che viene soffocato dalla coltre che ci ricopre ogni giorno.
Menti offuscate da inquinamento acustico e atmosferico (per chi vive comunque in zone altamente urbanizzate) che non fanno parte del Mondo Naturale.
Cerchiamo con il pensiero di proiettarci in un apertura che dia spazio alla nostra creatività e alle sensazioni che ne scaturiscono in quell’istante di idilliaca visione.
Il Maio
Il museo che si trova nel torrione di Cascina cale è stato intitolato a ottobre al generale Arnaldo Ferrara, scomparso nel 2016, il Maio, il Museo dell’arte in ostaggio.
Il Maio è un’invenzione del giornalista Salvatore Giannella ed è dedicato alla cosiddetta arte in ostaggio, ovvero alle opere d’arte trafugate dall’Italia durante l’occupazione nazista.
Ferrara, Capo di Stato Maggiore del Comando generale dal 1967 al 1977, fu un grande riformatore e istituì, tra le altre cose, il Gruppo Tutela del Patrimonio artistico.
E’ dal suo spunto dunque che trae origine la grandissima tradizione dell’Arma per la conservazione e il recupero delle opere d’arte. Grazie al lavoro di tale sezione, numerosi capolavori che erano dati per scomparsi, sono rientrati nel nostro Paese e sono tornati a essere esposti nei musei.
