Cittadini e associazioni protagonisti dello spettacolo sulla Liberazione in città
L’appuntamento di teatro collettivo di Arianna Scommegna verterà sugli 80 anni del 25 Aprile

Anche quest'anno arriva a Cernusco sul Naviglio lo spettacolo cittadino in cui cernuschesi e associazioni sono coinvolti attivamente. Sotto la direzione artistica di Arianna Scommegna, all'auditorium Maggioni da gennaio sono in corso le prove de "Il giorno in cui tutte le luci si sono riaccese", una rappresentazione che per gli ottant'anni della festa della Liberazione, ricostruisce attraverso alcuni personaggi la storia di una Cernusco che si è opposta al fascismo.
Il racconto della regista
Così Scommegna:
"E' uno spettacolo corale in cui partecipano sia singoli cernuschesi che associazioni, scuole ed enti del territorio. In scena ci sono circa cinquanta cittadini, che hanno il desiderio di mettersi in gioco e di raccontare insieme questa storia.
Poi abbiamo coinvolto altre realtà che stanno dando il loro contributo a seconda di quello che rappresentano: ad esempio gli studenti dell'Ipsia Majorana stanno realizzando un costume luminoso, l'associazione Impronte Diverse parteciperà con una coreografia, la Banca del tempo sta preparando uno striscione che verrà utilizzato durante il spettacolo. Ci saranno anche gli Alpini che collaboreranno alla logistica quando ci sarà l’ingresso del pubblico. Diciamo che tutta la cittadinanza si è unita per immaginare un progetto unico collettivo, che poi è il valore del teatro: tenere insieme la comunità.
Siamo partiti dalla storia di alcuni partigiani di Cernusco e attraverso i racconti del sito Memoria Rinnovabile, realizzato dall’Anpi, abbiamo recuperato le storie di alcuni partigiani come Roberto Camerani.
Partendo proprio dai partigiani vogliamo raccontare la storia di una Cernusco che ha detto no alla dittatura. Non è uno spettacolo per fare propaganda, ma una rappresentazione che vuole ricordare che in questo paese ci sono state delle persone che di fronte alla dittatura si sono opposte e hanno dato la loro vita, persone di natura e storie diverse: dal prete al giovane ragazzo operaio fino al contadino"
Lo spettacolo cittadino negli anni
Si tratta di un’esperienza che fa seguito ai "colossal" messi in scena negli anni passati a partire da "Shakespeare nella magia del bosco" del 2022, a "Romeo e Giulietta" dell’anno successivo e ad "Alice, è questo il paese delle meraviglie?" di un anno fa. I numeri sono diversi e soprattutto quelli erano itineranti, pensati per andare in scena nei parchi cernuschesi attraverso varie "stazioni"».
Quello di quest’anno, finanziato dal Comune, andrà in scena il 14 e il 15 giugno all'auditorium Maggioni e ripercorrerà, attraverso storie vere, la resistenza partigiana locale. Lo spettacolo partecipato, giunto alla sua quarta edizione, sempre sotto la direzione di Scommegna, coadiuvata da Chiara Ciaburri e Daniela Arrigoni, negli anni scorsi prevedeva una rappresentazione itinerante, quest'anno invece i numerosi attori si muoveranno tra palco e platea.
Le parole di una volontaria storica
Tra i volontari c'è chi partecipa all'evento sin dalla prima edizione, nel 2022, come Susanna Guzzi:
"Durante il laboratorio Arianna è bravissima a far nascere in ciascuno di noi il personaggio, a cucirlo addosso in base alla personalità di ognuno. Quest'anno da un punto di vista emotivo è molto più sentito, perché raccontiamo storie realmente accadute, storie di donne che facevano la staffetta partigiana, nascondevano i messaggi e i volantini nelle buste della spesa. C'è tanta energia e la partecipazione è diversa, ho la sensazione di partecipare ad un vero impegno civico".





