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RIFLESSIONE
Carceri e libertà: il convegno per la rassegna "Melzo Incontra"
Una serata per approfondire questo delicato paradosso assieme agli esperti in tema
Si è svolto ieri, venerdì 15 settembre 2023, l'ultimo convegno organizzato per la rassegna Melzo Incontra nella Sala Banfi dell'oratorio di Sant'Alessandro a Melzo.
Un paradosso da analizzare
La seconda edizione della manifestazione Melzo Incontra promossa dagli Oratori di Melzo è quasi giunta al termine. A partire dall'8 settembre e fino a domani, domenica 17 settembre, il tema centrale della rassegna è stata la libertà. Attraverso approfondimenti ed eventi, la proposta è stata quella di mettersi sulle tracce di tutto ciò che possa permettere di vivere “liberi davvero”. Ieri, la Sala Banfi ha ospitato esperti in merito per capire, grazie al loro lavoro, se fosse possibile sentirsi liberi anche dietro alle sbarre di una prigione.
Vorrei far capire che non stiamo facendo poesia, le carceri non sono ambienti così distanti dalla realtà. Non dobbiamo cedere alla solita retorica che vede da una parte la condanna definitiva e la vendetta e dall'altra parte un atteggiamento di pietà e perdonismo. Il senso delle carceri è quello di uno spazio e un tempo per guardarsi dentro, la mancanza di libertà si trasforma in possibilità di diventare migliori e staccarsi dalle catene costruite.
Queste le parole di Simone Luerti, magistrato di sorveglianza presso il Tribunale di Milano.
Le carceri sono la faccia della società, infatti il problema non sono i carcerati ma noi. Per sentirsi imprigionati non c'è bisogno di essere dietro alle sbarre. Una condizione necessaria per essere liberi è sicuramente la rinascita.
Ha aggiunto Nicola Boscoletto, socio fondatore della cooperativa Giotto operante presso il carcere di Padova.
All'incontro è stato assente per altri impegni don David Maria Riboldi, cappellano della Casa Circondariale di Busto Arsizio e già sacerdote a Melzo, che ha inviato un video di saluti alla comunità.
Gli scatti della serata
