Evento

Borsellino a Pioltello per parlare con i giovani di legalità e lotta alla Mafia

Ospite a Pioltello il fratello del giudice Giovanni Borsellino che ha raccontato la lotta alla criminalità e alla mafia nell'ambito di Legalmente Pioltello.

Borsellino a Pioltello per parlare con i giovani di legalità e lotta alla Mafia
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Una serata di riflessione, di condanna, di presa di coscienza, ma anche di amore. Con queste parole è possibile sintetizzare l'incontro promosso dall'Amministrazione comunale insieme ai giovani presso la Sala consiliare di Pioltello. Ospite d'onore Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo Borsellino ucciso da Cosa Nostra.

Borsellino a Pioltello

Ieri, venerdì 6 maggio 2022, in tanti hanno voluto essere presenti per l'appuntamento con la kermesse Legalmente Pioltello, l'iniziativa culturale che da anni promuove incontri e momenti di riflessione in città. Ospite della serata di ieri, appunto, Borsellino. Un evento che è stato possibile grazie alla collaborazione di più realtà tra cui gli scout Agesci Pioltello, Libera contro le Mafie, la Rete antimafia della Martesana e i ragazzi di Fermata giovani artisti.

Proprio questi ultimi hanno voluto raccontare la serata di ieri.

L'evento di ieri ha visto la sala consiliare piena. Non solo di persone, ma di amore. L'amore espresso nella sua forma meno usuale, nella sua forma meno considerata: l'amore teso verso qualcosa che non ci piace.
L'amore che cerca di cambiare le cose. Meno considerato dell'amore che conosciamo dal Piccolo Principe, teso a conservare qualcosa. Questo amore punta alla libertà, alla rivoluzione. Questo, è il sentimento che ha portato Paolo Borsellino a fare ciò che ha fatto, e che ha portato Salvatore  a salire sul palco ieri sera. Con noi. Trasportati, prima dal magnifico reading portato in scena da Teatro Mailò e poi da lui: a commemorare i 30 anni dalla morte del fratello . Noi, siamo usciti da quell'edificio con la consapevolezza di star facendo troppo poco, di star lasciando vincere la Mafia. Siamo usciti da lì e non abbiamo fatto altro che parlare di noi, della nostra zona, e di quanto seppur la nostra associazione magari rappresenti qualcosa di positivo per molti giovani del territorio, non facciamo mai abbastanza. E forse non si potrà mai fare abbastanza. Ma ci impegneremo a fare di più.

Per riprendere una frase pronunciata ieri da Salvatore Borsellino:  "Mi hanno detto che io voglio svuotare il mare con un cucchiaino.  Io sono un ingegnere, non un giudice, non sono mio fratello. E gli ingegneri solo i calcoli sanno fare: io, ho un cucchiaino, tu hai un cucchiaino. Tutti ne abbiamo solo uno. Ma se ci fossero milioni di noi, ci sarebbero milioni di cucchiaini. E con milioni di cucchiaini il mare in un giorno lo svuotiamo tutto. Io solo i calcoli so fare, sono un ingegnere, non un giudice. Non sono mio fratello."

Un incontro fortemente voluto

L'iniziativa, che solitamente viene proposta in autunno, era slittata anche per via delle elezioni amministrative, ma la Giunta ha fortemente voluto proseguire nel solco di un'esperienza culturale che l'ha vista sempre impegnata in prima fila. Ogni anno, attraverso testimonianza, incontri, ma anche murales e concerti si è sempre puntato a raccontare figure di spicco nella lotta alla criminalità organizzata come per esempio Peppino ImpastatoLea Garofalo o il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.

Quest'anno l'assessore alla Legalità Marta Gerli, alla sua prima esperienza amministrativa, ha lavorato per portare in città la figura di Borsellino raccontata da chi lo ha conosciuto nel profondo. Ma ha anche voluto mettere allo stesso tavolo più associazioni del territorio per ribadire come la legalità sia un affare di tutta la città.

Gallery fotografica a cura di Stefano Pasquariello 

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