BCC Milano spiega il rapporto tra cambiamenti climatici e salute
La banca ha organizzato lunedì 25 novembre presso l’auditorium di Carugate un approfondimento con esperti, tra cui il meteorologo Mario Giuliacci

Ondate di caldo, eventi estremi sempre più frequenti, prolungate siccità. Quali conseguenze ha il clima sulla salute e come influisce l'inquinamento atmosferico sul nostro fisico? A questi e altri importanti interrogativi ha offerto risposte il convegno “Gli effetti dei cambiamenti climatici sulla salute” organizzato lunedì 25 novembre da Bcc Milano presso il suo auditorium di Carugate.
BCC Milano spiega il rapporto tra clima e salute
Un approfondimento con esperti del settore per comprendere la ormai accertata correlazione tra cambiamenti climatici e stato di salute.
Ospiti il colonnello Mario Giuliacci, meteorologo e noto divulgatore scientifico, il professor Alberto Corsini, ordinario di farmacologia e membro del comitato etico dell'Università Statale di Milano, e il professor Massimiliano Ruscica, docente di Farmacologia sempre alla Statale di Milano, che hanno illustrato dati scientifici e risposto alle domande del pubblico accorso numeroso.
Il professor Gianni Bolla, già medico cardiologo dell'Università Statale di Milano oggi consigliere di amministrazione di Bcc Milano, ha introdotto la serata mettendo in luce quanto i processi infiammatori da cui derivano malattie cardiovascolari quali arteriosclerosi, ictus, trombosi e Alzheimer, possano effettivamente essere scatenati da microparticelle presenti nell’aria che noi tutti respiriamo.

Ha sottolineato il professor Corsini:
"Oggi c'è molto interesse, a livello nazionale e internazionale, nel mondo della scienza sul ruolo che l’inquinamento ha sulla nostra salute. È importante capire quale sia il meccanismo per il quale una polvere sottile, piuttosto che una microparticella, possano influire a livello cardiovascolare, polmonare, oncologico".
Ha invece spiegato il professor Ruscica
"L'inquinamento ambientale è un insieme di particelle solide e liquide disperse sotto forma di materiale gassoso emesso sia da sorgenti naturali – quali l'erosione del suolo, lo spray marino, i vulcani, i pollini, gli incendi boschivi – sia da sorgenti antropogeniche emesse dalle industrie, dai riscaldamenti, dai processi di combustione, dal traffico veicolare. Nei soggetti più esposti, come coloro che sono affetti da alti valori di colesterolo cattivo, situazioni di maggiore livello di inquinamento ambientale possono determinare un’infiammazione e causare eventi cardiovascolari, come l’infarto del miocardio o un evento cerebro vascolare. Per difenderci dalle micro-polveri possiamo utilizzare dei filtri, come le mascherine, ma soprattutto evitare di fare attività sportiva in luoghi molto inquinati".
Ha commentato il colonnello Giuliacci:
"Mentre la temperatura del pianeta sta salendo rapidamente, dal 1980 ad oggi, il sole – che è il principale artefice del clima che la terra ha avuto per milioni di anni – ora è in débâcle, ed ha toccato il suo “minimo” proprio due anni fa. Quindi non c'è dubbio sul fatto che i cambiamenti climatici a cui assistiamo non dipendano dal sole, ma solo dall’uomo. Durante le nostre estati assistiamo a ondate di caldo che durano anche 1 o 2 mesi consecutivi, c'è sempre più siccità. Proprio per questo le piogge finiscono per avere effetti sempre più disastrosi: le prime piogge non penetrano, scorrono rapidamente sul suolo secco e, in poche ore, vanno ad alimentare i torrenti che vanno in piena, scatenando i disastri che noi tutti conosciamo".