Ale Zuber, il dj della Martesana che fa ballare Ibiza

Viene da Segrate e fa ballare ogni giorno diecimila persone.

Ale Zuber, il dj della Martesana che fa ballare Ibiza
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Le notti di Ibiza? A far ballare i giovani ci pensa un dj della Martesana. Ale Zuber, da Segrate, ha rivoluzionato la musica della Isla Blanca.

Quattro chiacchiere con Ale Zuber

Lo abbiamo intervistato in uno dei rari momenti in cui riesce a tornare a casa, in quei luoghi dove è cresciuto e che ancora oggi porta nel cuore.

Come è iniziata la tua carriera da dj?

«Sono cresciuto da queste parti, tra Segrate, San Felice e Pioltello. Ho studiato al Machiavelli e qui ho iniziato a organizzare feste. Ricordo ancora la prima: avevo 12 anni e con un amico di scuola avevamo organizzato un party sotto la chiesa di Lavanderie. Tempo un’ora e sono arrivati i vigili e ci hanno fatto spegnere tutto... ».

E’ stata la tua prima occupazione?

«Sì, sino al 2011 mi sono occupato di questo. Lavoravo all’Amnesy di Milano. A quei tempi c’era il sabato pomeriggio un vocalist che si chiamava J-Ax, accompagnato da Dj Jad (che di lì a poco sarebbero diventati gli Articolo 31, ndr). La domenica c’era un tale Joe T-Vannelli. A casa non erano felicissimi, dato che tornavo a casa tutte le sere alle 5...».

Poi, cosa è successo?

«Sono stato un po’ negli Usa e poi quando sono tornato mi sono messo in società in un locale. A un certo punto, però, ci sono state delle incomprensioni e così ho cambiato strada. Era novembre, quando le stagioni dei locali sono già iniziate, dunque non c’era nessuno o quasi che cercava. Ho trovato però un’opportunità in un locale di Milano, il G-Lounge di via Larga. Le cose non andavano bene e così abbiamo fatto un tentativo. Nell’arco di un paio di sabati sera la situazione ha svoltato: siamo riusciti a unire il pubblico gay friendly che abitualmente frequentava il locale con quello più commerciale che mi seguiva, e abbiamo fatto il botto. Sino a quando una sera all’improvviso il dj ci ha avvisato che non sarebbe potuto venire».

Ed è stato proprio in quel momento che la sua vita è cambiata.

Leggi il resto dell'intervista sulla Gazzetta della Martesana e sulla Gazzetta dell'Adda in edicola e in versione sfogliabile web per smartphone e tablet da sabato 14 settembre 2019.

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