Serata contro la violenza di genere a Cassano d'Adda FOTO
Venerdì 29 novembre 2019 al Teca durante l'evento organizzato dal locale Lions club diversi relatori hanno parlato di femminicidio, figlicidio, violenza di genere, truffe amorose, prevenzione e formazione. Inaugurata anche un'esposizione di foto, dipinti e storie a tema nel foyer del teatro.

Al Teca di Cassano d'Adda venerdì 29 novembre 2019 è andata in scena una serata contro la violenza di genere e non solo, organizzata dal Lions.
I Lions di Cassano in campo contro la violenza di genere
Venerdì 29 novembre al 2019 anticipato dall'inaugurazione della mostra "Risalite, storie di viaggi non a senso unico". Si è svolta la conferenza intitolata "Femminicidio è, quando lei dice basta e lui l'ammazza", organizzata dal Lions di Cassano d'Adda al Teca di Cassano d'Adda, rappresentato dalla sua presidentessa Maria Rosa Zani, che insieme al primo cittadino, Roberto Maviglia, ha fatto i saluti istizionali. La serata, che rientra nella settimana in cui si celebra la Giornata contro la violenza sulle donne (quest'anno è caduta lunedì 25 novembre 2019), è stata moderata dall'avvocato Concetta Sannino.
La serata
La manifestazioni ha visto alternarsi sul palco del teatro civico cassanese, numerosi relatori che hanno parlato non solo di violenza contro le donne, ma anche di pedofilia e figlicidio. Fra questi diversi rappresentanti delle associazioni del territorio, come la rete antiviolenza dell'Adda - Martesana, denominata Viola, che raggruppa diverse associazioni del territorio. Quest'ultima, rappresentata dalla referente Lorena Trabattoni ha illustrato i numeri legati agli interventi di supporto avvenuti nel corso del 2019. L'evento è nato infatti con lo scopo di conoscere la situazione, nonché per stimolare la popolazione a una rivoluzione culturale affinché le nuove generazioni crescano con la consapevolezza che la violenza di genere è sbagliata. Ci si è confrontati sul codice rosso, la procedura scatta nei casi di emergenza, legata al fatto che spesso a causa delle poche risorse non ci sono alloggi di emergenza per ospitare le donne in difficoltà. Sono stati quindi chiesti maggior fondi dalle istituzioni per pagare operatori e centri antiviolenza.






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