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"Vuoi lavorare con noi? Prima devi pagarci", truffa a Cambiago

No, non è un vero annuncio di lavoro, ovviamente è una truffa che purtroppo continua a mietere vittime a suon di post su Facebook

"Vuoi lavorare con noi? Prima devi pagarci", truffa a Cambiago
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"Vuoi lavorare con noi? Prima devi pagarci", ma si tratta solamente di una truffa avvenuta ai danni di una donna che lavora a Cambiago.

Offrono un lavoro, in cambio devi pagare: l'inganno

Non è un vero annuncio di lavoro. Ovviamente è una truffa che purtroppo continua a mietere vittime a suon di post su Facebook che spuntano nei gruppi dei vari paesi e che poi, una volta raggiunto l’obiettivo, scompaiono nel nulla.

E’ accaduto nei giorni scorsi anche a una donna che lavora a Cambiago, ma che vive a Caponago. Ha pagato caro lo scotto di essersi fidata.

Sabrina Pascucciello ha già una professione, ma dato il momento storico in cui gli stipendi rimangono gli stessi e il carovita lievita, si sta guardando intorno per trovare qualcosa da fare in più per arrotondare.

E quando nel gruppo Facebook "Sei di Pessano se..." gruppo di Pessano con Bornago ha scorto l’annuncio di una ditta francese che offriva un impiego da svolgere comodamente da casa, non ha esitato a scrivere all’email indicata nel messaggio per avere più informazioni.

Uno scambio di email, nemmeno una telefonata

Così ha raccontato alla Gazzetta della Martesana:

Mi hanno proposto un lavoro di volantinaggio da svolgere a casa, dove, fornendomi una stampante, avrei dovuto produrre dei volantini pubblicitari che poi una seconda persona sarebbe venuta a ritirare e a distribuire in tutto il territorio della Martesana.

Non ho sentito nessuno per telefono né ho incontrato nessuno di persona, ho solo avuto contatti via mail con una donna che mi spiegava quello che avrei dovuto fare, una certa Rossela Strada.

Si è presentata come esponente di una grossa azienda pubblicitaria francese in via di espansione qua in Italia. Mi hanno assicurato che mi avrebbero fornito loro il materiale necessario per lavorare e che avrei dovuto pagare però la consegna del corriere, 100 euro per il dispositivo di stampaggio.

Il compenso stimato per la produzione del materiale era di 1.200 euro al mese. Ma quando le hanno chiesto dei soldi, ha iniziato a sentire puzza di bruciato. Sul giornale ecco come è andata a finire.

Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta della Martesana in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 1 luglio 2023.

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