Contro la violenza

Violentata alla festa di Capodanno, il Magnolia resta chiuso per solidarietà alla 22enne

Il locale di Segrate lo ha annunciato tramite i suoi canali social: "Non staremo in silenzio, non accetteremo mai che accada ancora"

Violentata alla festa di Capodanno, il Magnolia resta chiuso per solidarietà alla 22enne
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Chiusi per solidarietà, per combattere la cultura dello stupro e rompere il muro del silenzio. Il Magnolia, noto Circolo Arci all'Idroscalo di Segrate, ha preso posizione contro quanto accaduto durante la notte di Capodanno, quando una 22enne ha raccontato di essere stata violentata nei bagni del locale. Il circolo, per solidarietà alla ragazza, ha annunciato che sabato 4 gennaio 2025 resterà chiuso.

Circolo Magnolia chiuso: "Non staremo in silenzio"

L'annuncio è arrivato tramite un lungo post su Instagram in cui il locale spiega le ragioni della sua scelta e condanna fermamente ogni forma di violenza:

"La notte del 31 dicembre è avvenuto un atto di violenza sessuale perpetrato da un uomo ai danni di una donna all'interno dei nostri spazi. Un atto che ci colpisce profondamente e che non possiamo e non vogliamo tacere. Non c'è giustificazione per la violenza, in nessuna delle sue forme. Per rispetto nei confronti della vittima e di tutte le donne che quotidianamente subiscono violenza, Magnolia resterà chiuso nella giornata di domani. È un gesto che vuole essere un atto di solidarietà, ma anche una presa di posizione chiara: come Circolo ARCI, come Punto Viola, continueremo a lottare contro la violenza di genere e contro la cultura sistemica dell'abuso. Il nostro impegno ad essere un luogo sicuro si è trasformato in questi ultimi anni in un necessario percorso di autoformazione, grazie al supporto di organizzazioni impegnate sul territorio come Donnexstrada e la Fondazione Libellula, per saper individuare e riconoscere situazioni di violenza e darci gli strumenti per poter agire. Formazione che anche in questo caso si è rivelata fondamentale per riuscire ad intervenire, dare sostegno alla vittima e collaborare con le forze dell'ordine per riuscire a identificare il colpevole. Ma saper intervenire non basta, bisogna rompere il muro del silenzio. Ogni atto di violenza è un attacco alla nostra umanità, e come comunità, come spazio sicuro, continueremo a lottare per un cambiamento reale, per un mondo in cui tutte le vittime siano tutelate, per una cultura del consenso e in cui nessun individuo debba mai più temere. Non staremo in silenzio. Non accetteremo mai che accada ancora".

 

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Violentata la notte di Capodanno

Nel frattempo proseguono gli accertamenti da parte degli inquirenti per far luce su quanto avvenuto quella sera e individuare l'aggressore, al momento ancora senza nome. Secondo quanto descritto dalla 22enne, si tratterebbe di un ragazzo che ha conosciuto la sera stessa in pista, mentre ballava per festeggiare l'inizio del nuovo anno. I due, dopo qualche ballo insieme, si sono spostati nei bagni del locale, alla ricerca di un luogo più appartato. Qui, baci ed effusioni consensuali, fino a quando il ragazzo ha insistito per andare oltre. Davanti al rifiuto della giovane, le avrebbe impedito di allontanarsi, bloccandola all'interno del bagno, e l'avrebbe costretta a un rapporto sessuale contro la sua volontà.

Dopo lo stupro, il ragazzo si è allontanato facendo perdere le sue tracce e lasciando la 22enne in stato confusionale. Sono stati gli amici a trovarla e a chiamare il 112. Alla clinica Mangiagalli, dove è stata portata in codice verde, la ragazza ha raccontato tutto. Si attendono gli esiti degli esami eseguiti alla clinica per accertare la violenza.

Nel frattempo, i Carabinieri della Compagnia di San Donato Milanese hanno acquisito le immagini delle telecamere di sicurezza e le stanno vagliando per ricostruire l'accaduto e dare un nome all'aggressore.

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