Venti veicoli erano intestati a suo nome. Bloccata l'attività di uno spregiudicato prestanome
La Polizia Locale di Trezzo sull'Adda ha concluso una brillante operazione di indagine durata cinque mesi nei confronti di un italiano residente a Bottanuco che faceva da prestanome. Si era intestato fittiziamente venti veicoli.
Sul territorio dell'Adda-Martesana fino a pochi giorni fa circolavano una ventina di mezzi intestati a un prestanome. L'uomo, residente a Bottanuco, è stato individuato dopo cinque mesi di indagine da parte degli agenti della Locale di Trezzo sull'Adda.
La Polizia Locale di Trezzo ha fermato uno spregiudicato prestanome
Era arrivato a intestarsi una ventina di mezzi che, a detta degli inquirenti, venivano utilizzati per attività illecite. Dopo una lunga indagine gli agenti della Polizia Locale di Trezzo sull'Adda, guidati dalla comandante Sara Bosatelli, sono riusciti a fermare l'attività di un italiano, classe 1966, residente a Bottanuco. I "suoi" mezzi venivano infatti utilizzati da altri soggetti per svariati scopi. A bordo di una di esse c'era pure un pirata della strada.
L'indagine è iniziata cinque mesi fa
Tutto è nato da un investimento in un anziano a Trezzo sull'Adda avvenuto questa estate in agosto. A bordo dell'auto c'era un nordafricano che era scappato, senza prestare soccorso, ma era poi stato rintracciato dalle videocamere e da alcune testimonianze. Da lui si è poi risaliti al basianese.
Il servizio completo sulla Gazzetta dell'Adda in edicola e in versione sfogliabile web per pc smartphone e tablet da sabato 16 gennaio 2020.