Velisti dispersi, messaggi anonimi alla moglie del lanzese Revello: “Speronati da un cargo”

«Aldo e Antonio sono morti, il Bright è stato speronato da una nave cargo».

Velisti dispersi, messaggi anonimi alla moglie del lanzese Revello: “Speronati da un cargo”
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Aperta un’inchiesta sulla vicenda dei velisti dispersi lo scorso maggio nelle acque dell’Atlantico dopo i messaggi anonimi ricevuti dalla moglie di Aldo Revello.

Velisti dispersi

La moglie di Aldo Revello, originario di Lanzo, ma da tempo residente a La Spezia, ha ricevuto nei giorni scorsi alcuni messaggi anonimi. I messaggi sono stati scritti in lingua inglese e mandati tramite un profilo Facebook probabilmente fasullo e senza foto: «Aldo e Antonio sono morti, il Bright è stato speronato da una nave cargo». Nel corso dell’ultimo mese i messaggi sono stati molti. La fonte avrebbe anche rivelato il nome della nave, di proprietà di una società del nord Europa, e alcuni nomi dell’equipaggio, in prevalenza filippini, oltre ad una foto. Molti dunque gli elementi a disposizione e tutti da verificare.

Aperta un’inchiesta

Rosa Cilano, la moglie di Revello, si è immediatamente rivolta ad un avvocato ed è stata subito aperta un’inchiesta dalla Procura di Roma, condotta dal pm Silvia Sereni. Per ora non c’è nessuna ipotesi di reato ma si tratta di un atto dovuto per accertare l’identità di colui che si pensa possa essere un testimone diretto di quanto accaduto.

I fatti

Aldo Revello e Antonio Voinea, erano a bordo del Bright, una imbarcazione a vela lunga 14 metri. Erano diretti a La Spezia lo scorso maggio, dopo essere partiti da Martinica, quando improvvisamente alle 13.38 del 2 maggio scorso attivano l’Epirb (il trasmettitore di localizzazione d’emergenza) che viene captato dal Soccorso marittimo Portoghese (Mrcc) Delgada. Immediate scattano le ricerche ma dei due velisti più nella. Nelle vicinanze si trovavano, come certificano i dati marittimi, tre grosse imbarcazioni. Nei giorni successivi i soccorritori trovano tre giubbotti salvagente insieme ad alcune scatole e dei contenitori per carburante, probabilmente appartenuti al Bright.

Dettagli troppo precisi

«Da un mese questa persona mi scrive; ha fornito dettagli troppo precisi per pensare non siano veri. E combaciano tutti con i dubbi che avevamo sin dall’inizio» ha detto Rosa Cilano alla stampa.

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