Un bagno di folla per il commosso saluto al piccolo Nicolò Lanzoni

Centinaia di persone hanno gremito questa mattina la chiesa di Santa Maria Ausiliatrice per i funerali del figlio del vicepresidente del Consiglio Marco Lanzoni, scomparso all'età di 5 anni

Un bagno di folla per il commosso saluto al piccolo Nicolò Lanzoni
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Centinaia di persone hanno gremito questa mattina la chiesa di Santa Maria Ausiliatrice per i funerali del piccolo Nicolò Lanzoni. Il bambino, figlio del vicepresidente del Consiglio comunale Marco Lanzoni, si è spento nella notte tra sabato e domenica all'età di 5 anni.

"Addio piccolo grande guerriero, non ti dimenticheremo"

Il lutto ha colpito l'intera città di Sesto San Giovanni che per tre anni ha tifato per Nicolò impegnato in una lotta contro una grave malattia che non gli ha dato scampo. Alle esequie, celebrate dal parroco don Agostino Sosio, erano presenti gli amministratori, a partire dal sindaco Roberto Di Stefano e dai compagni di Sesto nel Cuore, lista di cui è esponente Lanzoni, i rappresentanti delle Forze dell'ordine e tantissimi concittadini che si sono stretti intorno ai famigliari del piccolo, papà Marco, mamma Elisabetta e il fratellino Gabriele. "Nicolò è stato un lottatore, non ha mai fatto pesare la sua situazione insegnando così tanto a tutti noi". Ha detto don Agostino durante l'omelia.

E' partita una raccolta fondi per la ricerca sul neuroblastoma

Nel nome di Nicolò è partita una raccolta fondi da destinare alla ricerca sul neuroblastoma. Soldi che serviranno a dare un aiuto concreto ai bambini che soffrono della stessa malattia di Nicolò. Le donazioni possono essere effettuate tramite bonifico a Banca Carige, Filiale n 58 (Gaslini) – codice IBAN IT67OØ6175Ø1583ØØØØØØ44138Ø (causale: Donazione in memoria di Lanzoni Nicolò). Successivamente compilare e spedire al numero di fax 010/6018938 oppure alla mail neuroblastoma@neuroblastoma.org il modulo che si trova al link  http://www.neuroblastoma.org/wp-content/uploads/2016/02/Modulo-donazione-memoria.pdf . A oggi le donazioni hanno già superato quota 5.000 euro.

 

 

 

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