Truffe ai risparmiatori, broker di Cologno Monzese nei guai

Insieme a due colleghi bresciani, un 62enne colognese avrebbe raggirato una sessantina di persone, tra artigiani, piccoli imprenditori, dipendenti pubblici e impiegati promettendo loro ampi rendimenti sui risparmi che avrebbero affidato.

Truffe ai risparmiatori, broker di Cologno Monzese nei guai
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Truffe ai risparmiatori, sessantaduenne broker di Cologno Monzese è finito nei guai.

Truffe ai risparmiatori, sessantaduenne colognese nei guai

Un broker di Cologno Monzese di sessantadue anni, insieme a due colleghi di Brescia (un 50enne di Orzinuovi e un 47enne di Chiari) è finito nei guai. Avrebbe raggirato una sessantina di persone fra artigiani, piccoli imprenditori, dipendenti pubblici e impiegati, promettendo loro ampi rendimenti sui risparmi che avrebbero affidato.

I tre sotto accusa

I tre hanno incassato un avviso di chiusura delle indagini da parte della procura di Brescia. Sono stati accusati di truffa aggravata, raccolta abusiva del risparmio e abusivismo finanziario.

La dinamica del raggiro

Si sarebbero intascati 5 milioni di euro da parte dei clienti, bresciani e bergamaschi e con cifre molto ampie, visto che una delle vittime avrebbe persino versato 350 mila euro. La promessa a tutti riguardava il fatto che avrebbero incassato rendimenti minimi del 6% in poco tempo, ma non era così. In base all’accusa, il trio avrebbe fatto compilare certificati di deposito su banche fasulle e polizze assicurative con società reali, ma senza sapere nulla.

Le indagini risalgono al 2015

Tutto era partito nel 2015 nel momento in cui uno dei tre aveva denunciato un socio per usura e pare con la volontà di affibbiare a lui tutte le responsabilità di quello che sarebbe stato scoperto. E si è anche verificato che i broker riuscivano a raccogliere clienti visto che molti di loro erano a contatto con una banca per la quale due erano dipendenti prima di aprire uno studio privato. Dal 2009 al 2015 avrebbero pagato i rendimenti dei primi risparmiatori grazie alle somme arrivate da quelli nuovi, ma senza alcun guadagno. E di fronte al fatto che il giudice non abbia autorizzato il sequestro di beni al trio, ora si attende che venga fissata l’udienza preliminare.

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