Truffatori fuggono dai Carabinieri col figlio di 18 mesi in auto e si schiantano
I malviventi non hanno esitato a prendere strade contromano e a imboccare anche l'Alzaia del Naviglio: arrestati e poi rimessi in libertà.
Truffatori col figlio di 18 mesi in auto fuggono dai Carabinieri e si schiantano. I malviventi non hanno esitato a prendere strade contromano e a imboccare anche l'Alzaia del Naviglio: arrestati.
Truffatori in fuga fanno un incidente: arrestati
Avevano appena messo a segno una truffa dello specchietto, simulando un incidente e facendosi consegnare dalla vittima prescelta 30 euro (ne avevano chiesti 100 per un tamponamento inesistente). Solo che sulla loro strada hanno trovato una gazzella dei Carabinieri di Carugate, intervenuta dopo la chiamata al 112. Da qui è partito un inseguimento durato quattro chilometri iniziato a Cernusco sul Naviglio e conclusosi a Vimodrone, sul ponte della metropolitana di via Piave, contro un archetto di metallo che divide la carreggiata dal marciapiede. Il tutto è avvenuto ieri mattina, lunedì 12 aprile 2021. A finire in manette è stata una coppia di 19 e 18 anni, nomadi originari di Noto, in Sicilia, che in auto aveva il figlio di appena un anno e mezzo, per fortuna uscito incolume dall'abitacolo del Fiat Cubo.
L'anziana vittima del raggiro consegna i soldi, ma il figlio chiama il 112
Tutto ha avuto inizio a Cernusco, quando nel mirino dei truffatori è finito un 86enne cernuschese alla guida della sua macchina e con accanto il figlio di 54 anni. A un certo punto l'anziano ha notato nello specchietto retrovisore la presenza di un'auto, che continuava ad abbagliare. Ha proseguito la marcia fino a quando è arrivato sotto la sua abitazione. Ed è stato qui che i truffatori si sono fatti avanti, dicendogli di aver urtato poco prima il loro veicolo. Volevano 100 euro per evitare rogne con l'assicurazione: solo che mentre l'86enne contrattava la cifra (poi scesa a 30 euro), il figlio senza farsi notare si è appartato, prendendo il cellulare e allertando il 112. La Centrale operativa dell'Arma ha immediatamente inviato sul posto la pattuglia più vicina, che era quella della Stazione di Carugate. E alla vista delle sirene, i truffatori sono risaliti a bordo del Cubo partendo a tutta velocità e dando il via all'inseguimento.
Strade contro mano e fuga pure sull'Alzaia, poi lo schianto
Di violazioni al Codice della strada ne hanno commesse molte, tanto che poi (dopo essere stati ammanettati) i Carabinieri hanno presentato loro pure il conto: una decina di multe. Strade imboccate contromano e stop "bruciati": senza contare che il 19enne alla guida non ha esitato a infilarsi pure sulla ciclabile che costeggia il Naviglio, per fortuna senza investire nessuno (a concorrere in tal senso il fatto che ieri mattina piovesse a dirotto e che ci fossero ben pochi tra ciclisti e pedoni). Arrivati in territorio di Vimodrone, il Cubo è tornato sulla viabilità ordinaria, finendo poi contro l'archetto di protezione di un marciapiede. E qui i due sono stati fermati. Nessuno è rimasto ferito. Intanto a dare ausilio ai colleghi erano intervenuti anche i Carabinieri della Stazione di Vimodrone.
Processati per direttissima, sono stati rimessi in libertà
Processati per direttissima in videoconferenza questa mattina, martedì 13 aprile 2021, il loro fermo è stato convalidato. Essendo incensurati, sono stati rimessi in libertà. In attesa che il processo a loro carico entri prossimamente nel vivo.