Trovano un cane smarrito, il padrone li prende a frustate col guinzaglio: tre feriti
E' stato arrestato dai Carabinieri l'esagitato che a Cologno Monzese ha aggredito un gruppetto di cittadini
Tre persone sono rimaste ferite a seguito di una violenta aggressione avvenuta a Cologno Monzese, in via Ovidio. La loro "colpa"? Essersi imbattute in un cane senza padrone e abbandonato, che gironzolava libero nell’area verde in prossimità del Quartiere Stella. Solo che da lì a poco il proprietario dell’animale si è palesato, iniziando a colpirle ripetutamente con la catena in metallo del guinzaglio e a minacciarle con dei cocci di bottiglia taglienti.
Aggrediti con guinzaglio e cocci di bottiglia
L’intervento in forze dei Carabinieri ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente. A seguito di quanto avvenuto nel pomeriggio di domenica scorsa, 12 gennaio 2025, i militari della Tenenza colognese hanno arrestato l’esagitato in questione: si tratta di un 22enne di nazionalità egiziana che abita in zona e che deve rispondere di lesioni aggravate in concorso e di violazione della sorveglianza speciale. Con lui, infatti, c’era un complice, dileguatosi prima dell’arrivo dell’Arma e tuttora ricercato.
Tre feriti in ospedale
Il parapiglia è scoppiato attorno alle 15 e il bilancio è stato di tre feriti, ossia coloro che erano intervenuti per recuperare il cane: un 26enne, una ragazza di 27 e il padre di quest’ultima, un 62enne, che ha avuto la peggio in termini di ferite e giorni di prognosi (dieci).
L'intervento dei Carabinieri
Dopo la chiamata al 112, la Centrale operativa dell’Agenzia regionale emergenza urgenza ha inviato in via Ovidio un’ambulanza della Croce Rossa di Cusano Milanino, oltre a tre equipaggi della Compagnia di Sesto San Giovanni: uno della Tenenza, uno del Nucleo Radiomobile e un altro della Stazione di Sesto San Giovanni.
I feriti sono stati poi trasportati in codice verde al Pronto soccorso dell’ospedale Uboldo di Cernusco sul Naviglio, visitati, medicati e poi dimessi.
Scattano i domiciliari
Per l’esagitato, invece, è scattata la misura cautelare degli arresti domiciliari. E' comparso in Tribunale, a Monza, per il processo per direttissima. Il giudice ha convalidato il fermo eseguito nei suoi confronti in flagranza di reato, disponendo il trasferimento "forzato" nella sua casa.