Non solo verdure

Trova un ordigno bellico della Prima guerra mondiale tra i cavoli dell'orto

Un imprenditore di Brugherio si è imbattuto nella bomba: da qui l'allerta e la mobilitazione di Polizia e artificieri dell'Esercito

Trova un ordigno bellico della Prima guerra mondiale tra i cavoli dell'orto
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Non è stato chiarito come possa essere finito nel terreno, dritto dentro l’orto, tra i cavoli e altri vegetali. Probabilmente qualcuno che voleva disfarsene ha pensato (malissimo) di gettarlo al di là della recinzione. E così la gatta da pelare è giunta direttamente nelle mani del proprietario dell’area, dando il via a una mobilitazione di Forze dell’ordine e artificieri che non è ancora terminata.

Un ordigno della Prima guerra mondiale trovato in un orto

Un ordigno risalente alla Prima guerra mondiale è stato rinvenuto nei giorni scorsi in un appezzamento ai confini tra Monza e San Damiano di Brugherio. A fare la scoperta è stato l’imprenditore che utilizza l’appezzamento anche come "quartier generale" della sua ditta edile. Varcato il cancello, la sua attenzione è stata subito catturata da un oggetto, grande come una bottiglia d’acqua da 1,5 litri, adagiato sulla terra coltivata. Lo ha raccolto, spostandolo su un bidone di metallo. Che potesse essere qualcosa di pericoloso lo ha subito capito, ma in un primo momento la curiosità ha avuto il sopravvento.

bomba 4

L'allerta del proprietario e la mobilitazione di Polizia ed Esercito

"Ho cercato di capire se potessi smontarlo, ma sarebbe stato complicato - ha spiegato il proprietario - Poi ho chiamato il 112".

A intervenire per primi sono stati gli agenti della Questura di Monza. Accertato che si trattava di un vero e proprio pezzo d’artiglieria inesploso, l’allerta è stata poi allargata agli esperti dell’Esercito. Dal peso di quasi 5 chilogrammi, di origine austro-ungarica e ad alta potenzialità distruttiva, la bomba è stata messa in sicurezza sul posto, posizionandola in un luogo protetto del terreno poi delimitato dal nastro bianco e rosso della Polizia scientifica. Il tutto in attesa che l’Esercito e le altre autorità competenti lo portassero via per farlo brillare in sicurezza.

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