A Trezzano Rosa torneranno ruspe e cemento
Al posto dei prati dietro al civico 66 di via Cervi sorgerà un nuovo quartiere residenziale
La ripresa economica "scongela" un vecchio Piano integrato
In paese stanno per tornare ruspe e cemento. La ripresa economica solleva dalla polvere un Piano integrato di intervento che dal 2009 giaceva in un cassetto. La cittadinanza si mobilita e i politici corrono ai ripari. Ma si potrà al massimo limitare i danni.
La dove c'è l'erba sorgerà un nuovo quartiere residenziale
Nel dettaglio il Piano integrato di intervento riguarda un'area di 25mila e 652 metri quadrati. E' situata tra il confine del paese e via Fratelli Cervi. Oggi è ancora un prato, una volta coltivato da diversi proprietari agricoli, che ben presto si trasformerà in un complesso residenziale da 194 posti, pari a 15 edifici di piccole dimensioni. Insomma, un vero e proprio nuovo quartiere residenziale.
Cosa porterà in cambio
Il nuovo rione avrà strade interne che dovranno essere realizzate dalla impresa costruttrice. Così come il tracciato esterno che a semicerchio collegherà il quartiere al paese. Ci sarà anche una fascia alberata per la mitigazione ambientale e diversi parcheggi pubblici. Ma non solo, perché se il Piano integrato d’intervento diventerà attivo il privato dovrà cedere al Comune l’area verde che si trova tra il cimitero e via Aldo Moro. Dovrà quindi trasformarla, sempre a sue spese, in un giardino pubblico.
La mobilitazione dei politici
Componenti della vecchia Giunta, guidata dall'allora vicesindaco Leopoldo Longobardi e che nel 2009 avevano approvato il Piano stanno ora cercando di ritornare sui propri passi. Insieme alla maggioranza hanno creato un tavolo di lavoro che avrà il compito di suggerire e smussare alcune richieste inserite nel Piano particolareggiato, ma purtroppo non potranno riguardare le volumetrie.
C'è anche una petizione
I residenti del civico 66 di via Fratelli Cervi, che al momento hanno ancora i loro balconi che a Est si affacciano sui prati hanno scritto una missiva. Chiedono all'Amministrazione di rivedere il progetto e di agire soltanto dopo aver sanato altre criticità edilizie presenti in paese. Sono legate ad altri Piani integrati mai completati perché le imprese costruttrici sono fallite.
Il futuro è ruspe e cemento
Dal Municipio il sindaco Daniele Grattieri fa sapere che si potrà fare ben poco. "Il Piano è tutelato dalla legge. Se non lo approviamo il privato potrebbe ricorrere alle vie legali e farci pagare un sacco di soldi", ha commentato.