Svastica nel Giorno della memoria a Peschiera

Il simbolo è comparso su un gioco inclusivo a San Bovio.

Svastica nel Giorno della memoria a Peschiera
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Svastica nel Giorno della memoria a Peschiera Borromeo. Dura la condanna dell'Amministrazione nei confronti di chi ha deturpato un gioco per disabili.

Svastica nel Giorno della memoria

La prima a condividere ciò che è successo è stata il sindaco Caterina Molinari, poi anche l'Amministrazione ha condannato duramente il gesto di chi ha disegnato una svastica su un gioco inclusivo dedicato ai diversamente abili nel parchetto di San Bovio, su cui è comparsa una svastica.

Le parole del sindaco

"Domani sarà il Giorno della memoria - ha scritto ieri, domenica 26 gennaio 2020, intorno alle 23 - E io lo celebrerò con questa immagine negli occhi. Orrenda, volgare, di una stupidità disarmante. Questo è il nuovo gioco inclusivo di San Bovio, quasi 90mila euro di investimento, la foto me la ha mandata un’amica oggi. È un concentrato di disprezzo per il bene pubblico e, soprattutto, di ignoranza storica davvero raro. Ecco perché serve, dopo tanti anni, mantenere viva la memoria di cosa significhi anche quel simbolo. Memoria di quanti davanti a una svastica su un’uniforme avranno tremato di paura, avranno dovuto abbandonare la propria casa, avranno rinunciato al bene più prezioso, la propria libertà, e infine trovato la morte. Ci vorrà poco per riparare il danno, ma la strada per fare in modo che gesti così gravi non accadano più mi sembra davvero lunga e impervia".

Il commento dell'Amministrazione

Sulla pagina dell'Amministrazione è comparso oggi, lunedì 27 gennaio 2020, questo commento: "Oggi ricorre il Giorno della memoria istituito per commemorare tutte le vittime dell'Olocausto. Le bandiere davanti al Palazzo municipale sono a mezz'asta in segno di rispetto per tutti coloro che hanno perso la vita per mano dell'odio e della violenza. Oggi più che mai la nostra Amministrazione vuole commemorare questa giornata perché quello che sembra essere un ricordo lontano, di un evento ormai passato, ancora permane nel nostro quotidiano. Oggi la cultura dell'odio continua a essere presente attraverso i suoi simboli, le sue parole e i suoi atti violenti, che faticano a lasciare spazio alla cultura della pace e che, con la leggerezza e la stupidità di chi non conosce e di chi non capisce, marchiano i nostri parchi, lasciando il segno su un gioco inclusivo voluto per i bambini disabili. Continuiamo a credere e continuiamo a ricordare per costruire un nuovo futuro".

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