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Suor Ambrogia a 101 anni ha sconfitto il Covid: "La vita ha vinto"

La diagnosi ai primi di aprile, ora la guarigione.

Suor Ambrogia a 101 anni ha sconfitto il Covid: "La vita ha vinto"
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Ha battuto il Coronavirus e oggi, lunedì 11 maggio 2020, ha festeggiato il compleanno numero 101. Una storia di forza e speranza quella di suor Ambrogia Locatelli.

Suor Ambrogia, a 101 anni batte il Covid

E’ una storia di speranza e di tenacia. Di una forza che sembrava non poter appartenere a quel corpo minuto, che legge tranquilla “Famiglia Cristiana” sulla sua sedia a rotelle nella comunità di Santa Maria di Rivolta d’Adda. Eppure, suor Ambrogia Locatelli  quella forza l’ha tirata fuori. Ha vinto la sua battaglia contro il Coronavirus e oggi, 11 maggio, ha festeggiato 101 anni di vita.

Suor Ambrogia a 101 anni sconfigge il virus

Classe 1919, suor Ambrogia era risultata positiva al virus a inizio aprile, come altre consorelle Adoratrici del Santissimo sacramento. Una diagnosi che per moltissimi, troppi anziani, è stata per settimane e settimane, tra febbraio, marzo e aprile, sinonimo di una condanna a morte.

“Magnificat, la vita ha vinto”

Grazie alle cure prestatele dalla dottoressa della comunità, dalla suore e dal personale della casa di riposo, però, lei ne è uscita. Tre giorni fa è arrivato l’esito del tampone: negativo.

“Varcare la soglia del secolo di vita non è scontato. Ma suor Ambrogia Locatelli oggi ha un altro motivo per cui cantare il suo Magnificat: è tra i tanti che hanno superato il Covid-19 e lo hanno vinto” spiega in una nota la consorella Paola Rizzi, dell’istituto rivoltano. Ma non solo.

“Quest’anno suor Ambrogia festeggia il suo ottantesimo di consacrazione al Signore. Un traguardo assolutamente straordinario, per età e fedeltà! E lo fa come inno alla vita, per gridare al mondo con il suo cuore esultante che il Signore, ancora una volta, ‘Ha fatto grandi cose per noi’! Oggi a festeggiarla è tutta la comunità di Santa Maria, insieme alle consorelle Adoratrici sparse in tutto il mondo, con la benedizione del fondatore, san Francesco Spinelli. Il Coronavirus, nemico latente e per questo infido e minaccioso, in suor Ambrogia non ha potuto dire l’ultima parola. La vita ha vinto. E lei, sorridente, e un poco sorniona, ripete, con la naturalezza che è propria di chi ha vissuto abbandonata all’amore, il suo semplice “Grazie!”

In convento dal 1937, poi una vita per le scuole materne

Nata a Lissone cresciuta a Nosadello, frazione di Pandino, suor Ambrogia è entrata in convento nel 1937. Ha prestato servizio in particolare a Pachino (Siracusa) e poi in Bergamasca a Costa Volpino in cui ha speso decenni della sua lunga vita. Nelle scuole materne e a servizio nelle parrocchie, ha fatto della sua vita un essere-per-gli-altri.

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