Studentessa al Papa Giovanni XXIII per l'alternanza scuola-lavoro
Una liceale di Pozzo ha avuto l'opportunità di vivere un'esperienza unica nel settore sanitario nel reparto di anatomopatologia del nosocomio bergamasco.
A contatto con un’eccellenza in campo sanitario. Ha avuto una grande opportunità la studentessa del Liceo scientifico dei Salesiani a Treviglio, Elena Brusamolino che, per una settimana, ha potuto vedere all’opera i luminari del reparto di Anatomopatologia dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
Studentessa pozzese
«L’alternanza scuola-lavoro è obbligatoria dalla terza alla quinta e ho accettato subito la possibilità di andare al Papa Giovanni XXIII di Bergamo - ha spiegato - Sono sempre stata interessata al settore sanitario ma non avevo mai avuto l’occasione di vedere da vicino come funziona». Elena ha lavorato nel reparto di Anatomopatologia diretto dal dottor Andrea Gianatti per una settimana.
«Molti degli aspetti affrontati durante le ore di alternanza scuola-lavoro erano al di sopra delle mie conoscenze - ha commentato Elena - Ma ciò è stato uno stimolo per approfondire poi, sia autonomamente che con la guida dei docenti, ciò che mi aveva particolarmente affascinato. Il dottor Gianatti è stato molto paziente e gentile con noi che non conoscevamo la materia e come muoverci in un ospedale".
Lavoro al microscopio
La studentessa pozzese ha quindi avuto modo di lavorare al microscopio e distinguere e studiare i diversi tessuti del nostro organismo. «Ho appreso che i tessuti rivestono notevole importanza anche nella medicina dei trapianti: per questo motivo sono state istituite delle banche specifiche, una delle quali si trova presso l’ospedale di Bergamo, così che ho avuto modo di visitarla. Le banche dei tessuti sono strutture sanitarie pubbliche con il compito di conservare e distribuire i tessuti da trapiantare in seguito a specifici procedimenti di conservazione in base al tipo tissutale».
"Vorrei provare un'esperienza nell'architettura"
Nonostante l’interesse dimostrato per la materia sanitaria, l’esperienza dell’alternanza scuola-lavoro, non ha convinto Elena a dedicarsi in futuro a questo settore professionale.
«L’anno prossimo vorrei provare un settore diverso - ha spiegato la studentessa - Magari nel campo dell’arte o dell’architettura».
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