Stava per buttarsi dal ponte sull'Adda, salvato dalla chiamata al 112

Un militare di  servizio al centralino della Centrale operativa dei Carabinieri di Pioltello, si è trasformato in un angelo custode, salvando "a distanza" la vita di un giovane che voleva gettarsi dal ponte sull'Adda tra Trezzo e Capriate.

Salvato da una telefonata

Come recitava una celeberrima pubblicità degli anni ’90, "Una telefonata allunga la vita" e così è fortunatamente accaduto lunedì sera quando un giovane, che si trovava in città, ha chiamato i Carabinieri manifestando l’intenzione di togliersi la vita. Alla base della volontà di compiere il gesto estremo c’era una tragica motivazione: la perdita del padre. Per fortuna a rispondere alla drammatica chiamata c’era un operatore della centrale operativa dei Carabinieri di Pioltello, che ha immediatamente compreso la gravità della situazione e ha agito di conseguenza.

Lo ha tenuto al telefono

Il militare, infatti, con grande lucidità e sensibilità, è riuscito a tenere il ragazzo in linea per oltre venti minuti. Un tempo durante il quale ha instaurato, con il suo giovane interlocutore che stava attraversando un momento particolarmente difficile, un dialogo sincero e umano.

Il militare ha ascoltato e confortato il ragazzo ma è anche riuscito a convincerlo ad allontanarsi dal luogo in cui si trovava, un posto isolato, facendolo camminare fino a raggiungere una piazza dove, nel frattempo, era stata inviata una pattuglia dei Carabinieri di Melzo.

Arrivato nel punto stabilito, il giovane ha potuto così essere soccorso dai militari. Sul posto si era anche portata un’ambulanza della Croce Rossa di Capriate San Gervasio, che ha trasportato il ragazzo all’ospedale di Melegnano per ricevere il necessario supporto psicologico.

Grazie all’empatia e alla professionalità del militare che ha risposto alla telefonata, il delicato intervento si è concluso in modo positivo e una telefonata di disperazione si è trasformata in una possibile rinascita.