Sostegno del Parco Adda Nord all'Oasi le Foppe di Trezzo per salvare due specie locali a rischio FOTO
L'obiettivo è infatti la sopravvivenza delle popolazioni di Rana latstei (Raba di Latase) e Triturus carnifex (Tritone crestato).
Il Parco Adda Nord in aiuto dell'Oasi Le Foppe di Trezzo per la salvaguardia e la sopravvivenza della Rana latastei e del Triturus carnifex.
Parco Adda Nord e Oasi Le Foppe uniti per la salvaguardia delle specie autoctone
Garantire la sopravvivenza delle popolazioni di Rana latastei (Rana di Lataste) e Triturus carnifex (tritone crestato), due specie di anfibi di interesse conservazionistico all’interno della Zona Speciale di Conservazione Oasi le Foppe di Trezzo sull’Adda. È l’obiettivo degli interventi di sistemazione e ripristino degli habitat naturali iniziati giovedì 29 ottobre 2020 e che proseguiranno nei mesi a venire. L’importo complessivo dei lavori, pari a circa 46mila euro, sarà cofinanziato da Fondazione Cariplo nell’ambito del progetto "Natura Vagante" e da Regione Lombardia attraverso un contributo dedicato alla conservazione di alcune specie di anfibi e rettili, nell’ambito del Progetto Life gestire 2020.
L'Oasi le Foppe
L'area verde si trova nella parte nord del Comune di Trezzo sull’Adda, si estende su una superficie di circa 9,67 ettari e dista circa 840 metri dall'Adda. Costituisce un raro esempio di rinaturalizzazione di un ambito estrattivo di argilla dell’alta pianura lombarda. Un sentiero pedonale ad anello, di poco più di un chilometro, conduce attraverso le nove pozze o foppe presenti nel sito, alimentate esclusivamente da acqua piovana, i cui livelli variano nell’arco dell’anno in funzione dell’andamento climatico stagionale. Le foppe si differenziano per dimensioni, profondità, esposizione al sole, caratteristiche fisiche, spondali e vegetazionali: sono adatte ad accogliere diverse specie animali, tra cui invertebrati, anfibi e rettili. E' indicata nel “Piano di interventi prioritari per Salamandra atra, Triturus carnifex, Rana latastei, Pelobates fuscus insubricus, Bombina variegata ed Emys orbicularis” ed è caratterizzata dalla presenza di ambienti umidi e vegetazionali di interesse comunitario e di specie faunistiche e floristiche di rilevanza comunitaria o regionale.
Il ruolo del Wwf
Il Wwf Adda Milanese fu il primo che ad inizio anni ’90 segnalò lo stato di degrado dell’area e, in accordo con il proprietario, se ne prese cura. Nel 1993 con l’approvazione del Piano Territoriale di Coordinamento del Parco Adda Nord il territorio dell’Oasi e altre aree limitrofe venivano classificate come Riserva Naturale. Attualmente è in vigore una convenzione tra Parco, Comune di Trezzo e Wwf Le Foppe e Vimercatese Onlus per la gestione ordinaria dell’area che scadrà nel 2023. Compito dei volontari del Wwf locale eseguire ordinari interventi di gestione forestale naturalistica compatibilmente con le proprie possibilità e dotazioni, assicurare il miglioramento ambientale e naturalistico per favorire la presenza di fauna autoctona, promuovere iniziative didattiche, ricreative e turistiche per sensibilizzare la popolazione su tematiche di conservazione e tutela ambientale. La conoscenza dell’area e la passione dei volontari saranno fondamentali per un supporto operativo anche in questa fase dei lavori.
La situazione attuale
Le pozze presenti nell'Oasi le Foppe sono soggette a dinamiche di degrado, tra cui un naturale interramento dovuto all’accumulo di biomassa sul fondo, eutrofizzazione e carenza d’acqua. Da qui la minaccia alle popolazioni di anfibi e rettili che lì vi abitano e soprattutto si riproducono. Oltre all’interramento, un’altra problematica degli ambienti acquatici è legata alla presenza di specie floristiche esotiche o autoctone invasive che minano la sopravvivenza degli abitanti delle pozze. Già a partire dal 2010 nell’ambito del Progetto Cariplo sulla conservazione della fitodiversità acquatica, si intervenne, in parte efficacemente, senza però risolvere del tutto il problema, trattandosi di ambienti estremamente dinamici.
L'intervento
Gli interventi previsti quest’anno mirano a contrastare fenomeni di naturale interramento, garantire il mantenimento di un adeguato livello idrico nelle pozze, di un adeguato grado di esposizione al sole/ombreggiamento e di vegetazione acquatica e ripariale, rendendo questi habitat più favorevoli alla riproduzione di Rana latastei e Triturus carnifex. Gli interventi saranno eseguiti con l’ausilio di un piccolo escavatore cingolato, dotato di benna specifica per lavori in acqua e pinza forestale, in grado di rimuovere la sostanza organica con la minor quantità di acqua possibile. Le foppe interessate dagli interventi sono prioritariamente le numero 01, 05, 06, 07 e un’altra localizzata all’esterno dell'Oasi, ma ritenuta altrettanto importante per la riproduzione di Rana latastei. I lavori avranno tempistiche e metodiche specifiche affinché l’impatto sulle specie sia minimo, per questo motivo saranno seguiti da una figura tecnica con comprovata esperienza nel monitoraggio e gestione delle popolazioni di vertebrati acquatici delle zone umide. La sostanza organica prelevata sarà trasportata in luoghi idonei. Verrà inoltre effettuato un campionamento ittico che consentirà di verificare l’eventuale presenza di ittiofauna che nel caso verrà rimossa. Le eventuali specie alloctone saranno smaltite come da normativa vigente, mentre quelle autoctone verranno traslocate in un’unica pozza scelta in base a caratteristiche di scarsa idoneità per gli anfibi. Inoltre al fine di garantire la fruibilità in tutta sicurezza dell'Oasi verranno abbattute piante morte o pericolose perché inclinate. I lavori saranno condotti in Amministrazione Diretta da ERSAF (Ente regionale per i servizi all’Agricoltura e alle Foreste), con cui prosegue la collaborazione attivata dal Parco Adda Nord, per la realizzazione di interventi di valorizzazione del sistema agroforestale e delle aree naturali lombarde.
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