Sospese le ricerche del cadavere della baby sitter lungo l'Adda: si attendono esiti delle indagini
Carabinieri e Vigili del fuoco hanno interrotto le ricerche a tappeto ripartendo dalle indagini e dalla ricostruzione degli spostamenti del 49enne che avrebbe ucciso Jhoanna Nataly Quintanilla Valle

I Carabinieri della Compagnia di Pioltello e i Vigili del fuoco hanno sospeso le ricerche del corpo di Jhoanna Nataly Quintanilla Valle, la baby sitter 40enne per il cui omicidio è stato fermato il compagno, il 49enne di origini salvadoregne Pablo Gonzalez Rivas.
Interrotte le ricerche del corpo
Per oltre una settimana gli investigatori hanno passato al setaccio il territorio dell'Adda Martesana, concentrandosi in particolare sulla zona di Cassano d'Adda e limitrofi dove il compagno ha detto di aver scaricato il corpo della donna all'interno di un borsone. Borsone che, però, non è stato ancora rinvenuto.
Le ricerche sono state condotte portando il 49enne lungo le strade che avrebbe battuto quella notte, muovendosi lungo l'asse della Padana Superiore sino al confine tra la Provincia di Milano e di Bergamo. Spostamenti che sono stati tracciati seguendo gli spostamenti del suo cellulare attraverso le celle telefoniche, ma che non hanno portato a risultati.
Ad aiutare i Carabinieri nella ricerca anche i Vigili del fuoco che hanno messo in campo la "cavalleria aerea", con i droni utilizzati per sondare il territorio dall'alto, ma anche "la flotta" dei sommozzatori che ha battuto diversi punti del fiume Adda e del canale della Muzza. Ricerche rese complesse anche dal maltempo e dalla forza delle correnti che non ha permesso di raggiungere tutti gli anfratti dei corsi d'acqua.
Si attendono gli esiti delle indagini
Ricerche sospese, ma non terminate. Le Forze dell'ordine, infatti, hanno deciso di ripartire da Milano e dalla loro abitazione in zona Bicocca per ricostruire gli spostamenti del 49enne. Già sul finire della scorsa settimana si era ipotizzata la possibilità che il borsone contenete la donna fosse stato abbandonato sì in un corso d'acqua, ma nel Naviglio Martesana all'interno della città di Milano. Troppo vasto il territorio e troppo pochi gli indizi in possesso degli inquirenti che , cmq, non hanno nessuna intenzione di lasciare nulla intentato.