Società sportive litigiose e i bambini restano chiusi fuori dal campo
E' accaduto martedì a Pozzo. Alla base della chiusura dei cancelli del centro sportivo un mancato pagamento di 1.500 euro.
Società sportive litigiose e a rimetterci sono i bambini. Che martedì non hanno potuto partecipare al previsto allenamento di calcio e hanno trovati i cancelli del centro sportivo chiusi.
Società sportive
Cancelli chiusi e niente allenamento di calcio per circa 40 bambini. E’ successo martedì al centro sportivo Olimpia. Alla base della chiusura dei cancelli un dissidio tra il gestore del campo, la società Pozzo Calcio e l’Asd Academy. Fulcro della controversia 1.500 euro, che secondo l’accordo firmato il 30 novembre, l’Academy deve versare al gestore del centro.
"Aspettavamo una fattura"
"Dobbiamo pagare questi soldi - ha dichiarato Francesco Maida, presidente dell’Asd - Ma sull’accordo non vi era riportata alcuna data né era indicata la modalità di pagamento. Aspettavamo una fattura. Anzi nella realtà pensavo di chiedere di poterli versare rateizzati, perché non è una cifra da poco per un’associazione come la nostra. Alla mattina ho ricevuto una mail in cui mi si intimava il pagamento, con la minaccia che se ciò non accadeva la struttura non sarebbe stata aperta. Non potevo presentarmi con 1.500 euro in contanti davanti al centro sportivo. Quaranta bambini sono così rimasti fuori e allora ho chiamato i carabinieri. Questa è un’interruzione di pubblico servizio".
Una mail al sindaco
In una mail indirizzata al sindaco Roberto Botter, il presidente dell’Academy ha denunciato la situazione. "Subire una tale minaccia senza aver mai ricevuto nessuna fattura evidenzia di nuovo il chiaro intento di ostacolare le nostre attività - si legge - A questo riguardo tengo a precisare che a oggi non abbiamo ancora ricevuto le chiavi di nessuno dei locali a noi assegnati e non sono mai state messe a posto le luci. Nel momento in cui riceveremo regolare fattura da parte della Pozzo Calcio effettueremo il bonifico della somma".
"Diritti e doveri"
Di diritti e doveri ha invece parlato la controparte, il presidente Antonio del Negro del Pozzo Calcio. "I soldi servono per pagare l’addetto delle pulizie e l’avviso è stato dato, prima venerdì e poi ancora martedì mattina ed era ben spiegato che se la cifra non fosse stata pagata il centro sportivo sarebbe rimasto chiuso - ha replicato - Mi sento pertanto nel giusto. Lo sapevano e, nonostante ciò, hanno voluto presentarsi e portare i bambini".
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