“Lo Stato deve chiedersi se gli strumenti che vengono messi in campo per salvaguardare le donne siano sufficienti ad assolvere questo compito”. Parole importanti quelle della sindaca di Pioltello Ivonne Cosciotti, anche perché non si tratta di una presa di posizione politica, ma di una considerazione figlia di una condizione che sta vivendo sulla propria pelle. Ha infatti raccontato pubblicamente di essere vittima di una stalker.
La sindaca di Pioltello vittima di una stalker
Come ha raccontato lei stessa lo scorso martedì pomeriggio in occasione dell’inaugurazione della mostra in biblioteca, il giudice ha disposto, come misura di protezione nei suoi confronti, il braccialetto elettronico al persecutore a seguito di minacce e stalking.
Una persona ha dichiarato di volermi fare del male e così un magistrato ha disposto di tutelare la mia incolumità con questo strumento – ha proseguito – Devo girare con un dispositivo nella mia borsa che suona quando l’altra persona si avvicina troppo. Ma mi domando: a fronte di qualcuno veramente pericoloso, è davvero una misura che può proteggere? Quale sarebbe la sicurezza se si scarica o se chi è preposto a intervenire non lo fa in tempo?
La sindaca Cosciotti ha sottolineato e ringraziato le Forze dell’ordine per il ruolo che svolgono e anche per i controlli che effettuano a tutela della salvaguardia di chi, come lei, si trova sottoposta a questa forma di prevenzione. Che, a suo dire, potrebbe però non risultare sufficiente.
Lo Stato deve riuscire a essere vicino a queste persone in maniera particolare – ha concluso – E’ un tema importante e le istituzioni non possono rinunciare al loro compito di proteggere chi è in pericolo. L’obiettivo è non avere più giornate come quella di oggi, dove si commemorano le vittime della violenza di genere.
Perché questo significherebbe aver debellato una piaga della nostra società che non può più essere tollerabile.