"Siamo gay, possiamo venire a vivere a Segrate?"

Il sindaco: "È sconcertante che nel 2019 due persone omosessuali che si amano siano ancora costrette a tastare in questo modo il terreno al solo scopo di poter vivere felici".

"Siamo gay, possiamo venire a vivere a Segrate?"
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"Siamo gay, possiamo venire a vivere nel vostro Comune?". E' il senso del messaggio arrivato via messenger al Comune di Segrate.

"Siamo gay, ci accettate?"

Il messaggio è arrivato ieri pomeriggio, lunedì 8 aprile 2019. "Buongiorno, io e la mia compagna stiamo valutando se acquistare casa nel Comune di Segrate. Volevo chiedere se a Segrate le persone omosessuali sono integrate bene nella società e se ci sono o ci sono stati episodi di discriminazione o bullismo. Essendo noi una coppia di donne con in progetto un bambino siamo interessate a capire l'approccio della comunità. Vi ringrazio. Buona giornata".

La risposta del sindaco

Il sindaco Paolo Micheli ha aperto le porte alla coppia. "Oggi pomeriggio è arrivato questo messaggio via Messenger al Comune. È sconcertante che nel 2019 due persone omosessuali che si amano siano ancora costrette a tastare in questo modo il terreno al solo scopo di poter vivere felici, senza nascondersi, la loro unione e magari metter su famiglia. Purtroppo il clima che si respira sull'argomento è sempre più allarmante. Se Maria e Anna (nomi di fantasia) vorranno accasarsi a Segrate, darò loro personalmente il benvenuto".

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