Si è spento per un malore improvviso, Rodano ha detto addio a Bruno Menegazzo
Un volontario dal cuore d'oro, sempre pronto a dare una mano. Adesso il circolo delle Acli piange il suo presidente
E' mancato all'improvviso, aveva 82 anni e tutta Rodano piange il suo amato Bruno Menegazzo, presidente del circolo delle Acli. Un malore repentino questa mattina lo ha strappato all'affetto dei suoi cari e dell'intero paese.
Lutto a Rodano: si è spento Bruno Menegazzo
Questa mattina, venerdì 7 aprile 2024, Bruno Menegazzo, il presidente del circolo Acli Sant'Ambrogio di Rodano, si è messo in viaggio per andare a trovare la figlia residente in Friuli in occasione delle feste di Pasqua.
Soltanto che dalla figlia Bruno non arriverà. Un malore improvviso, infatti, lo ha strappato all'affetto dei suoi cari, cogliendolo nella stazione di Milano Centrale. Aveva 82 anni, e nessuno a Rodano potrà mai dimenticare il suo sorriso, la sua disponibilità, il calore con cui accoglieva chiunque al circolo, anche quando i cittadini gli chiedevano aiuto per pratiche non strettamente legate alle sue mansioni.
Un volontario dal cuore d'oro
Bruno è stato tante cose, un padre affettuoso di due figlie, una residente a Rodano l'altra in Friuli, un marito devoto e poi un volontario sempre presente, oltre a un collega che è diventato nel tempo un punto di riferimento per tutti i volontari e gli impiegati alle Acli.
Niente potrà cancellare dai ricordi del parroco don Paolo Pupillo, per cui Bruno era un caro amico, come da chiunque lo conoscesse la sua solarità e la sua capacità di creare legami profondi e unità. Queste le parole del sacerdote:
Ho appreso con grande dispiacere della morte improvvisa del mio amico Bruno. Lui è stato tra i primissimi che mi ha accolto in paese, ancora prima del mio arrivo a Rodano. Pochi sanno che ha voluto incontrarmi per anticiparmi alcune sfide pastorali che avrei dovuto affrontare in paese.
Infatti a Bruno è sempre stata a cuore la sua comunità. Non era tra quelli che divideva l’impegno sociale dal suo essere cristiano, al contrario lavorava per l’unità. Non era tra quelli che ben vedeva la bagarre politica tra un partito e l’altro a scapito del bene comune, come non vedeva di buon occhio i campanilismi tra le frazioni del paese: bisognava lavorare per la collettività.