Settala e il calcio sono in lutto: si è spento Stefano Borsotti
E' stato trovato senza vita nella sua abitazione. Volto noto in paese e sui campi di pallone, la sua scomparsa ha sconvolto e addolorato anche fuori dai confini settalesi.
Un dolore profondo che colpisce non soltanto la famiglia e gli amici, ma due comunità: quella di Settala e quella del mondo del calcio. Si è spento nei giorni scorsi Stefano Borsotti, non aveva nemmeno quarant'anni.
Settala dice addio a Stefano Borsotti
Sorriso, gentilezza e disponibilità. Sono le tre caratteristiche che in questi giorni di dolore tornano continuamente a galla quando qualcuno parla di Stefano Borsotti. Il settalese era infatti un volto noto nel suo paese d'origine, ma non solo. Il suo amore per il calcio e il suo modo di porsi l'avevano portato ad allenare anche in diversi Comuni limitrofi, come per esempio Zelo e Tribiano. Così, quando la notizia della sua prematura scomparsa ha iniziato a circolare, il dolore non si è limitato a colpire la comunità locale, ma ha varcato i confini del paese e raggiunto decine e decine di persone.
Anche giovedì sera, l'ultimo giorno della sua vita, Stefano l'aveva passato su un campo di pallone. Si era infatti allenato in oratorio a Settala con la squadra di calcio a sette ed era poi tornato a casa. Il giorno dopo però non si era presentato al lavoro. In serata, la tragica scoperta. Il corpo senza vita di Stefano è stato ritrovato nella sua abitazione. Un malore, con ogni probabilità, ma gli inquirenti hanno disposto l'autopsia per averne la certezza. Per questo motivo non è ancora stato reso noto il giorno del funerale.
Il dolore e il ricordo
Nel frattempo però in tanti hanno voluto ricordarlo. Lo ha fatto la Settalese. "Ci lascia un grande amico della nostra società, che qui è stato allenatore e dirigente - hanno sottolineato i giallorossi - Aveva un sorriso per tutti". Lo ha fatto anche il Monsignor Orsenigo, società calcistica di Melzo, che ha osservato sui campi un minuto di raccoglimento in sua memoria. Lo ha fatto infine anche il Tribiano, con un post sulla sua pagina Facebook ufficiale.
Il suo ricordo non è però soltanto legato al mondo calcistico. Stefano ha sempre dato il suo tempo per il paese, come ha sottolineato il vicesindaco Claudio Ferretti.
Era un bravo ragazzo, sempre disponibile a dare una mano. Se avevi bisogno di qualcosa sapevi di poter contare su di lui, come per esempio è successo con la distribuzione dei pacchi alimentari.
Un pensiero è arrivato anche dal Gruppo podistico di Caleppio.
Ciao Stefano, quanti amici hai lasciato. Certamente tutti i messaggi che stanno condividendo parlano di te. Eri una persona speciale e sono certo che sarai sempre al nostro fianco per chiederci consigli, come facevi di solito prima d'affrontare qualsiasi cosa che volevi fare. Ciao Stefano, grazie. Un abbraccio e ora corri nei nostri cuori.