La sentenza

Sesso a pagamento con una 17enne: assolto 33enne

La Procura, nei confronti dell'imputato residente a Brugherio, aveva chiesto una condanna a 4 anni

Sesso a pagamento con una 17enne: assolto 33enne
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Era accusato di aver pagato una ragazza minorenne, ospite di una comunità protetta per minori di Monza, per dei rapporti sessuali: la Procura aveva chiesto per lui una condanna a quattro anni di reclusione.

Prostituzione minorile: assolto 33enne

Un 33enne di Brugherio, finito a processo con l'accusa di induzione alla prostituzione giovanile, è stato assolto in primo grado al termine del processo tenuto al Tribunale del capoluogo brianzolo.

Giudicato dal collegio presieduto da Elena Sechi,  a suo carico l'accusa aveva ricondotto almeno tre rapporti sessuali a pagamento con la stessa 17enne, costituitasi parte civile: 150 euro e la pillola del giorno dopo.

L'indagine della Polizia

L’indagine era stata condotta dalla Polizia di Stato. L'imputato, stando a quando ricostruito dai poliziotti e dalla Procura, aveva conosciuto la ragazzina (17 anni nel 2018) su "Badoo", un sito Internet dedicato a chat e incontri. La giovane era ospite di una comunità a causa di una situazione personale e familiare molto problematica.

La ricostruzione dei fatti

La sera del 20 agosto di sei anni fa, durante una libera uscita serale, era stata vista rientrare da uno degli educatori a mezzanotte, seduta sul sedile passeggero di una Mercedes grigio scuro, accompagnata da un uomo. L’educatore era intervenuto, facendo presente all’uomo (poi diventato imputato) che quella ragazzina non aveva ancora 18 anni. Almeno questo è stato il racconto fatto dallo stesso testimone, che poi era riuscito ad appuntare il numero di targa del veicolo mentre quest'ultimo si allontanava.

Si attendono le motivazioni

Da qui l'individuazione dell'allora 27enne brugherese, incensurato e proveniente da una famiglia facoltosa, che nel corso del dibattimento, tramite il suo avvocato, ha negato ogni addebito, puntando sulla scarsa affidabilità, a loro dire, dell'allora minorenne. Ora si resta in attesa di leggere le motivazioni della sentenza, anche per capire la volontà o meno della Procura di proporre ricorso in appello.

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