Sequestra, incappuccia e pesta a sangue l'amante della moglie, poi lo abbandona in strada
La vittima è un 32enne che distribuisce volantini a Cassina de' Pecchi. Prima della spedizione punitiva era stato anche minacciato.
Una vera e propria vendetta senza scrupoli. Come riporta Prima Treviglio, il giovane è stato aggredito e rapito a Cassina de' Pecchi, legato, incappucciato, caricato su un furgone, pestato a sangue e poi abbandonato su una strada di Isso, nella Bassa bergamasca orientale, agonizzante.
Sequestrato a Cassina de' Pecchi
Aveva avuto una relazione clandestina con la moglie di un altro uomo. Per questo, il marito tradito e altri due compari l'hanno aggredito, rapito, legato, incappucciato, caricato su un furgone, pestato a sangue e poi abbandonato su una strada di Isso, nella Bassa bergamasca orientale, agonizzante. E' successo una decina di giorni fa, il 25 novembre, ma questa mattina - domenica 5 dicembre 2021 - i Carabinieri di Treviglio sono venuti a capo del giallo e hanno arrestato i tre responsabili. Si tratta di tre uomini indiani, residenti nel Bresciano e nel Veronese.
L'operazione è scattata alle prime luci dell'alba di oggi su ordine del GIP presso il Tribunale di Milano Lidia Castellucci e su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo lombardo (ha seguito le indagini il pm Antonio Cristillo).
La vittima è G.S. di 32 anni, residente a Brescia, indiano. Era stato trovato a bordo strada nel piccolo Comune della Bassa. Dopo i soccorsi, è emersa la tremenda verità su quanto gli era accaduto. Era andato a lavorare, come ogni giorno, a Cassina de' Pecchi, dove fa il fattorino e distribuisce volantini pubblicitari. Qui è stato sequestrato da tre connazionali, che l'hanno colta alle spalle e fatto a salire a bordo di un furgone Iveco, l’avrebbero legato, incappucciato e malmenato ripetutamente con calci e pugni, fino a fargli perdere i sensi.
Poi è stato scaricato ancora incosciente su di una piazzola di sosta della Strada Provinciale 11, all'altezza di Isso. Nel frattempo, gli avevano anche rubato i pochi soldi che aveva addosso.
Una spedizione "punitiva"
Non c'è voluto molto per arrivare ai responsabili e al movente: l'uomo era stato punito poiché avrebbe intrattenuto una relazione clandestina con la moglie di uno dei tre componenti della banda. Alla fine sono finiti in manette il 38enne S.S., il 35enne H.S., finiti in carcere, e il 41enne K.S. (è ora ai domiciliari). Sono tutti residenti tra Brescia e Verona. Prima dell'incredibile e violentissimo fatto, il giovane era stato minacciato pesantemente. Mentre "indagavano" sull'amante, i tre si erano recati all’abitazione di un parente del sequestrato e qui l'avevano sorpreso e minacciato, per fargli confessare la relazione clandestina. Qualche settimana più tardi, è scattata questa violentissima spedizione punitiva. Due degli arrestati sono stati sorpresa stamani dai Carabinieri a Brescia e uno a Monteforte D’Alpone, in provincia di Verona.