Senza tetto ha bisogno di medicine, l'intervento dell'ex assessore di Trezzo
Senza un domicilio non può accedere alle cure del Servizio sanitario nazionale
Un senza tetto bisognoso di medicine ha trovato aiuto nei frati di Concesa e nell'ex assessore di Trezzo sull'Adda Danilo Villa che ha segnalato il suo caso.
Senza tetto a Trezzo sull'Adda...e senza aiuti
Ha bisogno di medicine per curare i suoi problemi di salute, ma senza un domicilio e una tessera sanitaria ha difficoltà a reperirle. A interessarsi della sorte di un senza tetto, è stato l’ex assessore Danilo Villa, che nei giorni scorsi è stato contattato da un frate del convento dei Carmelitani Scalzi di Concesa che ha chiesto un consiglio su come aiutare l’uomo nel modo migliore possibile.
E’ un senza tetto molto particolare, simile a quei pellegrini che un tempo vivevano del poco che raccoglievano grazie alla carità delle persone che trovavano sul loro cammino. Ha 57 anni e ha intrapreso il suo vagabondare nel 2013 quando ha perso il lavoro di pastore in un azienda del Cuneese.
Da allora ha girato in lungo e largo il Centro Nord Italia, tra Torino, Roma, Udine con periodi di permanenza in Umbria e Liguria Ora ha un grave problema di salute e si deve curare con dei farmaci costosi attraverso il Ssn, il Servizio sanitario nazionale. Essendo sprovvisto della tessera sanitaria, è indispensabile che ottenga un domicilio tramite l’ospitalità dei frati carmelitani che gli hanno concesso un ricovero notturno di fortuna oppure chiedendola direttamente all’Amministrazione comunale.
Ha spiegato Villa
L'ex assessore ha sottolineato come tra i compiti del Comune c'è anche quello di curare l’inserimento sociale delle persone senza fissa dimora presenti nel territorio cittadino.
Ho informato i nostri uffici, demografici e sociali, cosi che possano valutare come intervenire, in modo da evitare tragedie come quella avvenuta nell’inverno del 2021 quando si era verificata la morte di un senzatetto, ritrovato in una cabina Enel dismessa.
Ho anche chiesto se oltre alle medicine avesse bisogno di altro e mi ha risposto che al momento non gli serve nulla perché ci sono persone che ogni giorno gli portano del cibo. Al limite mi dice che potrebbe accettare alimenti in scatola per non aver problemi di conservazione e delle pile ministilo, per la sua lampada notturna dato che il ricovero di fortuna dove vive ora è senza elettricità
ha concluso.
Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta dell'Adda in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 20 maggio 2023.