Segrate, giù il muro della dogana sulle note dei Pink Floyd FOTO VIDEO
Un momento storico per Segrate. E' in corso questa mattina l'abbattimento del muro di via Redecesio. Con una colonna sonora d'eccezione.
Segrate, giù il muro della dogana
Le ruspe hanno iniziato ad abbattere il muro di via Redecesio, innalzato negli anni Ottanta per separare l’area della Dogana, mai entrata in funzione per i sopraggiunti trattati di Schengen. A fare da colonna sonora dell'evento la celeberrima "Another brick in the wall" dei Pink Floyd.
Politica e ricordi
Il sindaco Paolo Micheli ha spiegato la decisione (ironica, ma anche politica) della scelta della canzone. "E' un brano generazionale - ha detto - Ha anche un significato politico. In tempi in cui tutti parlano di alzare muri, noi li abbattiamo". Micheli ha poi ricordato un giovane morto di overdose in un rave party proprio in quella zona nel 2008. Tra le curiosità anche le numerose scritte che negli anni sono apparse sul muro (tra cui un gigantesco "Ciao bellissima, esisterai per sempre nel mio cuore") e che ora sono state "cancellate".
Una piazza per gli "umarel"
Vista l'eccezionalità dell'evento il Comune ha anche predisposto uno spazio per i cittadini. E lo ha chiamato "piazza Umarel", prendendo spunto dalla voce in dialetto bolognese che definisce gli anziani che guardano i cantieri. L'iniziativa è stata apprezzata, e il pubblico è numeroso. In tanti hanno colto infatti l'occasione per vedere oltre quel muro sorto nel 1976 e che da allora non faceva vedere oltre.
micheli....abbatti il muro perchè PAGANO...senza fare la morale..stucchevole