Seconda vittima del Coronavirus in Italia: è una donna del Lodigiano. In Lombardia siamo a 27
Secondo le prime informazioni la donna era in attesa dei risultati del tampone

In Veneto è morto uno dei due pazienti ricoverati nel Padovano, il primo in Italia, ma c’è anche un nuovo caso vicino a Venezia. In Lombardia ai 16 casi identificati ieri, se ne sono aggiunti altri 11: la conta ora è salita a 27.
I nuovi casi sembrerebbero tutti del Lodigiano, almeno un contagiato però è stato individuato nella provincia di Cremona.
Seconda vittima del Coronavirus in Italia
Ma c’è anche la prima vittima lombarda: si tratta di una donna del Lodigiano, presumibilmente collegata ai casi con epicentro a Codogno.
Gli otto divieti imposti da Regione e Ministero
Tutto è partito ieri dal 38enne ricoverato insieme alla moglie incinta e all’amico. Ben 10 paesi sono tuttora isolati con la richiesta ai cittadini di rimanere a casa.
-Codogno
-Casalpusterlengo
-Maleo
-Fombio
-Somaglia
-Castiglione d’Adda
-Bertonico
-Castelgerundo
-Terranova dei Passerini
-San Fiorano
Chiusi locali e bar. Chiuse scuole e nidi.
Ecco cosa dice l’ordinanza di Regione Lombardia e Ministero della Salute
- Sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche, di qualsiasi natura, comprese le cerimonie religiose;
- Sospensione di tutte le attività commerciali, ad esclusione di quelle di pubblica utilità e dei servizi essenziali di cui agli articoli 1 e 2 della legge 12 giugno 1990, n.146, fatto salvo quanto disposto nei punti successivi;
- Sospensione delle attività lavorative per le imprese dei comuni sopraindicati, ad esclusione di quelle che erogano servizi essenziali tra cui la zootecnia, e di quelle che possono essere svolte al proprio domicilio (quali, ad esempio, quelle svolte in telelavoro);
- Sospensione dello svolgimento delle attività lavorative per i lavoratori residenti nei comuni sopraindicati, anche al di fuori dell’area indicata, ad esclusione di quelli che operano nei servizi essenziali;
- Sospensione della partecipazione ad attività ludiche e sportive per i cittadini residenti nei predetti comuni indipendentemente dal luogo di svolgimento della manifestazione;
- Sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado nei comuni sopraindicati;
- Sospensione della frequenza delle attività scolastiche e dei servizi educativi da parte della popolazione residente nei comuni sopracitati, con l’esclusione della frequenza dei corsi telematici universitari;
- Interdizione delle fermate dei mezzi pubblici nei Comuni sopra indicati.