emergenza covid-19

San Raffaele, apre domani (martedì 31 marzo) la seconda terapia intensiva

Allestito in pochi giorni anche il secondo punto nella struttura abitualmente utilizzata dal Cus.

San Raffaele, apre domani (martedì 31 marzo) la seconda terapia intensiva
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Un nuovo passo avanti per le cure ai pazienti colpiti dal Covid-19. Domani, martedì 31 marzo 2020, i primi pazienti verranno accolti nella seconda terapia intensiva allestita all’interno di una tensostruttura normalmente utilizzata come campo sportivo dell’Università Vita-Salute San Raffaele.

San Raffaele, pronta la seconda terapia intensiva

Seppur situate a poche centinaia di metri dall’Ospedale San Raffaele, le nuove terapie intensive saranno due unità operative attrezzate con le più moderne tecnologie disponibili, così da assistere in totale autonomia i pazienti che si trovano in gravi condizioni a causa dell’infezione da Coronavirus.

Le due terapie intensive sono infatti già complete di Tac, archi radiologici, e della tecnologia Ecmo, meglio conosciuta come la macchina cuore-polmone. Solo pochi centri ospedalieri italiani sono dotati di questa tecnologia che supporta le funzioni vitali del paziente mediante la circolazione extracorporea, consentendo di mettere a riposo cuore e polmoni. Una tecnologia quindi fondamentale per quei casi estremi di pazienti con polmonite Covid, le cui condizioni non migliorano neanche attraverso la ventilazione artificiale.

Grazie alle donazioni

La realizzazione di entrambe le terapie intensive è stata resa possibile grazie alla generosità di migliaia di donatori che hanno consentito di coprire gli ingenti costi: 4 milioni e settecento mila euro per la prima terapia intensiva, con 14 posti letto, e 3 milioni di euro per la seconda, con 10 posti letto. Partiti dall’inizio dell’emergenza con 4 posti letto, oggi è salito a 60 il numero dei posti letto di terapia intensiva dell’Ospedale San Raffaele.

“Un ringraziamento doveroso va a tutti i nostri donatori che con la loro generosità hanno contribuito a dare una possibilità di guarigione in più ai molti pazienti in gravi condizioni, così come a tutti coloro che lavorando giorno e notte hanno consentito l’apertura delle due terapie intensive in tempi record. In questa battaglia i grandi ospedali lombardi hanno un ruolo chiave nell’assistenza a tutti i pazienti Covid. L’Ospedale San Raffaele e tutto il Gruppo San Donato sono in prima linea fin dall’inizio dell’emergenza, mettendo a disposizione del servizio sanitario regionale la propria competenza medico scientifica e un’organizzazione che ci rende particolarmente reattivi anche nelle grandi emergenze” ha dichiarato Elena Bottinelli, amministratore delegato dell’Irccs Ospedale San Raffaele.

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