Oggi, venerdì 31 ottobre 2025, gli infermieri, tecnici, professionisti sanitari, impiegati e personale di supporto dell’ospedale San Raffaele sono scesi in sciopero e hanno manifestato.
Protesta
Lo sciopero e la protesta di infermieri, tecnici, professionisti sanitari, impiegati e personale di supporto del nosocomio è scattato questa mattina quando i lavoratori si sono ritrovati in via Olgettina, sul piazzala davanti all’ospedale. Da qui i manifestanti hanno raggiunto la stazione della metropolitana di Cascina Gobba. La seconda tappa della manifestazione si è tenuta in piazza Duca d’Aosta davanti al grattacielo Pirelli prima della partenza del corteo fino al Palazzo della Regione. Alle autorità che governano la Lombardia i lavoratori dell’ospedale vogliono fare presente quello che a loro giudizio è il declino della struttura di cui sottolineano le lunghe liste d’attesa, la manutenzione carente, problemi di igiene e fuga del personale a causa delle condizione di lavoro e contributive.
“No agli appalti”
Nei giorni scorsi, i delegati hanno distribuito un volantino in cui vengono sottolineati i problemi che, secondo la rappresentanza sindacale unitaria, affliggono l’ospedale. Tra questi anche lo “spezzatino” dell’assistenza tra appalti a cooperative e società di professionisti che secondo i sindacati non potrà che produrre un peggioramento della qualità dell’assistenza, della cura e della ricerca che ha fatto dire loro “No agli appalti”.
Nel loro volantino i sindacati hanno espresso anche due concetti: “La fuga del personale si ferma con stipendi adeguati e condizioni di lavoro dignitose” e “Le cure non possono attendere: posticipare diagnosi e controlli aumenta la spesa sanitaria e diminuisce la possibilità di guarigione. Cambiare si può”.
L’intervento in Regione
Sulla questione si è espresso anche il consigliere lombardo del Movimento 5 stelle Nicola Di Marco:
Le criticità denunciate da tempo dai lavoratori del San Raffaele – dai tagli al personale ai carichi di lavoro insostenibili, fino al mancato pagamento degli straordinari – sono inaccettabili. Condivido pienamente le istanze che hanno portato allo sciopero e già lo scorso mese, in data 25 settembre, ho formalmente richiesto un’audizione in Terza Commissione per affrontare la questione. L’obiettivo è quello di approfondire le ricadute delle politiche aziendali dell’Irccs San Raffaele, sui livelli essenziali di assistenza per i cittadini lombardi. A tale scopo ho chiesto che intervengano in commissione le rappresentanze sindacali dei lavoratori: Nursind, Uil e Cub Sanità. Ritengo sia dovere del Consiglio regionale approfondire quanto sta accadendo e dare ascolto alle preoccupazioni dei lavoratori e delle rappresentanze sindacali. Per questo, sollecitiamo la convocazione dell’audizione quanto prima, affinché la Regione possa intervenire concretamente a tutela del personale e dei cittadini che usufruiscono dei servizi sanitari.
