Rubati attrezzi alla Protezione civile per ottomila euro
Trafugati quattro motoseghe, un decespugliatore, un tagliasiepe dal deposito delle Tute gialle di Gorgonzola.

Rubati attrezzi per migliaia di euro al deposito della Protezione civile di Gorgonzola. Il responsabile: "Un fatto riprovevole, si è andati a rubare a casa di chi fa del bene".
Rubati attrezzi alla Protezione civile
I volontari della Protezione civile stanno continuamente dandosi da fare durante l'emergenza sanitaria. Ma anziché ricevere riconoscimenti hanno avuto... la visita dei ladri. Amara sorpresa lunedì 2 novembre 2020 quando in mattinata è stato scoperto che qualcuno si era introdotto nel deposito delle Tute gialle di Gorgonzola che si trova in via Martin Luther King a Pessano con Bornago. Durante la notte tra domenica e lunedì dei malviventi hanno trafugato quattro motoseghe, un decespugliatore per un valore tra i sette e gli ottomila euro.
"E’ un danno non da poco - ha detto il responsabile Andrea Volpi - In pratica ci hanno preso tutti i dispositivi da taglio. Non ci era mai successa una cosa simile. Abbiamo sporto denuncia ai Carabinieri e, secondo loro, è probabile si sia trattato di un furto su commissione dato che non è stato portato via altro materiale".
"Un danno per tutta la comunità"
I ladri hanno mandato in tilt il cancello elettronico, forse usando dei disturbatori di frequenza, i malviventi sono entrati dalla porta posteriore, divelta con un piede di porco. Il deposito non è dotato di l’allarme né sottoposto a videosorveglianza, quindi sono poche le speranze di risalire alla loro identità. Ma la Protezione civile cerca di guardare avanti. "Il Comune ha già stanziato una somma con carattere d’urgenza dal fondo di emergenza per poter acquistare le attrezzature - ha concluso Volpi - Se dovesse cadere un pianta o fosse necessario intervenire non avremmo i mezzi, quindi a giorni ci verrà dato il materiale. Dispiace per l’accaduto, che trovo davvero riprovevole. Non si giustifica mai un furto, ma in questo caso è ancora più brutto perché si è andati a rubare a casa di chi fa del bene. Senza contare che i soldi usati per comprare di nuovo quegli oggetti avrebbero potuto essere destinati ad altri. E’ un anno per tutta la comunità".