Ruba i pluviali della Cascina Triulza di Melzo e scappa in bici: beccato dalle telecamere
Gli agenti della Polizia Locale sono sulle tracce del ladro: il suo volto è stato inquadrato da una delle telecamere in dotazione
Come se nulla fosse ha staccato i pluviali della Cascina Triulza di Melzo, li ha messi sotto un braccio e in sella alla sua bicicletta se ne è andato verso la Residenza anziani per nasconderli nella Boscaglia. Poi è tornato a distanza di qualche giorno per completare l’opera. Peccato che non avesse fatto i conti con le telecamere del sistema di videosorveglianza cittadino.
Ladro di rame beccato a Melzo
La Polizia Locale di Melzo è sulle tracce dell’individuo che ha "depredato" l’edificio storico che un tempo fu sede della Galbani. Nel mirino le grondaie e canaline in rame, materiale leggero, malleabile, facilmente trasportabile e soprattutto remunerativo da vendere sul mercato.
Inchiodato dalle telecamere
Le immagini lo hanno inchiodato: prima riprendendolo mentre con un calcio e con tanta pazienza staccava i tubi dalla loro sede, poi mentre in bicicletta li nascondeva nella vegetazione per poi dileguarsi. Operazioni fatte intorno alle 6.20, approfittando del buio e delle poche persone in giro.
Dopo il danneggiamento è tornato in viale Spagna per completare l’opera, schiacciando e piegando i pluviali per poterli inserire in un borsone con cui è stato visto darsi alla fuga. Le immagini lo inquadrano in pieno volto mentre passa sotto il sottopasso della ferrovia. Ora gli agenti stanno effettuando i controlli incrociati per dare un nome al delinquente.
La videosorveglianza funziona
Non è la prima volta che, proprio grazie alla tecnologia, gli agenti guidati dal comandante Ugo Folchini sono riusciti a contrastare fenomeni criminali in corso in città. Solo per citare alcuni esempi, la scorsa settimana era finito nei guai un cittadino di Inzago che aveva abbandonato rifiuti di fronte all'ospedale in via Volontari del Sangue. Peggio era andata agli immigrati, irregolari sul territorio nazionale, che si erano nascosti proprio dentro la Triulza trasformandola in un giaciglio abusivo.