Parapiglia

Rissa sfiorata alla partita di calcio a 5: tifosi "occupano" il campo

Il match di serie C2 tra Zelo CO5 e Carugate è stato interrotto dall'arbitro. Mano pesante del Giudice sportivo.

Rissa sfiorata alla partita di calcio a 5: tifosi "occupano" il campo
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Rissa sfiorata alla partita di calcio a 5: tifosi "occupano" il campo. Il match di serie C2 tra Zelo CO5 e Carugate è stato interrotto dall'arbitro. Mano pesante del Giudice sportivo.

Rissa sfiorata alla partita di calcetto

Il clima si è fatto incandescente, con due risse sfiorate e poi l’occupazione del terreno di gioco da parte dei tifosi della squadra di casa. Alla fine il direttore di gara non ha potuto fare altro che interrompere la partita al 31esimo minuto del secondo tempo.

Ha dell’incredibile quanto avvenuto venerdì 5 novembre 2021 in occasione della partita di calcio a 5 valevole per il campionato di C2 tra Zelo CO5 e Carugate, giocata sul terreno della società di Zelo Buon Persico, nel Lodigiano. A seguito di quanto avvenuto, il Giudice sportivo ha deciso nei giorni scorsi di comminare ai danni della squadra di casa la sconfitta della partita a tavolino per 0 a 6, oltre a un'ammenda da 300 euro per il comportamento dei suoi supporter protagonisti delle intemperanze. Non solo: uno dei dirigenti del Zelo è stato anche squalificato fino all’8 dicembre.

A innescare la "miccia" è stato un episodio di gioco

Tutto ha avuto avvio quando a seguito di un episodio di gioco i sostenitori della squadra di casa hanno iniziato a imprecare e offendere un calciatore carugatese. Il parapiglia ha poi interessato anche i giocatori, fino a quando i tifosi non hanno pensato (male) di fare un’invasione di campo. Solo l’intervento dei vertici delle due società ha impedito che si sfociasse nella violenza.

Pochi minuti dopo, ripresa la partita, ecco ancora un’invasione da parte dei sostenitori dello Zelo, erano circa una ventina, che hanno avvicinato minacciosamente gli ospiti. E da lì non si sono più mossi. Da qui la scelta di bloccare la partita per garantire l’incolumità dei carugatesi. Insomma, non proprio una dimostrazione di sano sport.

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