Rinviato a giudizio, il vicesindaco di Cassano non si dimette
Dopo il rinvioa a giudizio del vicesindaco di Cassano Vittorio Caglio le opposizioni e parte della maggioranza hanno chiesto le sue dimissioni.
Caglio si è preso qualche giorno per riflettere, poi ha inviato a sindaco, assessori e consiglieri una lettera in cui ripercorre le vicende del caso giudiziario che lo vede imputato, cioè l'assegnazione e poi la rimozione del bar a forma di ananas dall'area Pignone.
Nella stessa missiva il vicesindaco condivide le sue riflessioni e si sfoga: "Mi sento il protagonista de Il processo di Kafka", ha scritto, dichiarandosi pronto a mettere a disposizione gli atti.
Alla fine, comunque, Caglio ribadisce la sua volontà di rimanere nell'Amministrazione, rifiutando di fare quel passo indietro che in molti gli hanno chiesto.
La lettera ha scatenato la reazione di consiglieri e politici. L'unico gruppo che però ha già annunciato che preferisce non commentare è Cassano etica ecologista.
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