Gravi reati

Rintracciato dai Carabinieri di Brugherio, un 45enne albanese è stato portato al Cpr di Milano per l'espulsione

Nel 2008 aveva accoltellato l'ex convivente, nel 2019 era finito in carcere per minaccia, lesioni e rapina

Rintracciato dai Carabinieri di Brugherio, un 45enne albanese è stato portato al Cpr di Milano per l'espulsione
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Il questore di Monza e Brianza ha disposto l'accompagnamento al Cpr di Milano di un albanese irregolare responsabile di gravi reati.

Portato al Cpr di Milano

Il Questore della Provincia di Monza e della Brianza, Marco Odorisio, mercoledì ha disposto il collocamento al Cpr di Milano (centro di permanenza per rimpatri) di un albanese, di 45 anni, condannato per gravi reati. L'uomo era arrivato in Italia clandestinamente nel 2006 e si era subito responsabile di guida in stato di ebbrezza e falsità materiale, reati che gli erano costati una condanna a 4 mesi e 20 giorni di arresto. Ma non solo nel 2008 per motivi di gelosia aveva accoltellato in varie parti del corpo la sua ex convivente, che,  era stata trasportata d'urgenza all'ospedale San Raffaele di Milano. Per questo episodio l'uomo era stato condannato a otto anni di reclusione, all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e all’espulsione dal territorio nazionale a pena scontata. Nel 2016, dopo aver scontato la pena, era stato dichiarato socialmente pericoloso dal Tribunale di Sorveglianza di Milano, tenuto conto del concreto pericolo che lo stesso commettesse altri reati. Un fatto per cui era stata confermata l’espulsione dal territorio dello Stato.

Di nuovo in carcere nel 2019

Nel 2019 l'uomo era stato nuovamente sottoposto a custodia cautelare in carcere per i reati di minaccia, lesioni personali, rapina aggravata e sequestro di persona. Si era infatti presentato da un conoscente che si trovava in casa con la sua compagna e qui, asserendo che la donna fosse la sua fidanzata, lo aveva aggredito spingendolo a terra e colpendolo con calci e pugni ai fianchi, al costato e al torace.  Successivamente lo aveva minacciato con un coltello alla gola. Prima di lasciare l’appartamento, si era appropriato del cellulare del conoscente che aveva chiuso in casa per guadagnare tempo e darsi alla fuga prima che lo stesso chiamasse i soccorsi. L'uomo era stato così condannato a scontare la custodia cautelare agli arresti domiciliari e nel 2020 era stata eseguita l’espulsione con accompagnamento alla frontiera. Nei giorni scorsi, il 10 gennaio era stato però rintracciato dai Carabinieri di Brugherio, essendo rientrato in Italia prima che della scadenza del termine previsto dal decreto di espulsione,  e si era recato ancora a casa del conoscente,  convinto che quest'ultimo intrattenesse ancora una relazione con la sua ex fidanzata. Anche in questa circostanza i due avevano avuto una lite e, nonostante il conoscente avesse inizialmente riferito di non essere stato aggredito, ma di aver avuto solo una lite con lo straniero, e avesse rifiutato il trasporto in ospedale, vi si recava il giorno successivo dove gli era stata diagnosticata la frattura di una costola, con trenta giorni di prognosi.

L'arresto

Il 45enne veniva quindi arrestato per essere rientrato illegalmente in Italia, ed all’esito dell’udienza direttissima, l’Ufficio Immigrazione della Questura di Monza e della Brianza ha attivato le procedure ai fini dell’adozione del provvedimento amministrativo con cui Questore ne ha disposto il trattenimento presso il Cpr di Milano, dove è stato accompagnato giovedì 12 gennaio. Lo straniero sarà quinditrattenuto per il tempo necessario all’esecuzione del provvedimento di espulsione per un ulteriore e definitivo allontanamento dal territorio nazionale.

 

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